Autosilo, le osservazioni delle associazioni al piano

Alterlist, Città Aperta, Unaltralombardia e Legambiente hanno presentato le osservazioni al piano integrato d'intervento presentato in consiglio comunale

Alterlist, Città Aperta, Unaltralombardia e Legambiente hanno presentato unitariamente le osservazioni al piano integrato d’intervento che prevede un autosilo in piazza Vittorio Emanuele. Dall’analisi del Piano Integrato d’Intervento (PII) per le associazioni emerge l’insostenibilità dell’opera per molti motivi. Il primo è quello economico: il parcheggio interrato non rientrerà dai costi di realizzazione prima di 25 anni con un costo orario di almeno 1,60 euro l’ora a parcheggio. Alterlist e le atre associazioni citano uno studio dell’università Liuc presentato alcuni mesi fa: "Ammettendo che SO.CE.BA rientrerà dei costi affrontati della sola costruzione, cioè esclusi i costi dello spostamento del monumento, in 25 anni dall’inaugurazione dell’autosilo, si deduce che il silos dovrà incassare tra i 550 e i 600mila euro annui: circa 2000 euro giornalieri di incassi (i festivi ed agosto sono esclusi). Quindi ogni posto auto dovrà incassare circa 14 euro al giorno" scrivono nel documento.

Secondo le associazioni l’intervento sul centro storico viene effettuato al di fuori di una programmazione generale della città e della zona, condizionando, in senso negativo, le future decisioni del Piano di Governo del Territorio (P.G.T.) previsto dalla L.R. 12/2005. Sarebbe stato più opportuno, sostengono, che il Comune avesse indetto un concorso di idee teso ad ottenere il miglior progetto in grado di garantire l’interesse collettivo dei cittadini pur nel rispetto degli aspetti urbanistici che rappresentano la storia della nostra città. Viceversa, prosegue il documento, l’Amministrazione comunale ha deciso di delegare a SO.CE.BA., impresa privata, la progettualità delle scelte urbanistiche. In più si rende impossibile in futuro la pedonalizzazione del centro città nell’anello storico, si aggiunge.

Inoltre non si valutano le conseguenze dell’intervento sul traffico in entrata ed uscita nelle vie adiacenti alla P.zza Vittorio Emanuele e l’intero perimetro, peraltro in totale assenza di uno specifico studio riguardante il Piano Urbano del Traffico. Le associazioni ritengono che la condizione secondo cui la responsabilità di eventuali danni sia a carico di SO.CE.BA. non sia sufficiente, proprio perché da sola non offre tutela certa dell’adozione delle migliori tecniche nella costruzione del silo sotterraneo. Lo stesso Monumento ai Caduti, che verrà trasferito in piazza Trento e Trieste come deciso dai partiti della maggioranza, corre serio pericolo di danneggiamenti. Le associazioni richiedono, infine, che gli edifici previsti non superino i 4 piani compreso il sottotetto, in rispetto all’altezza degli edifici adiacenti, e che venga accertato il valore storico-culturale dei cunicoli che sarebbero presenti nel sottosuolo dell’area che verrà adibita ad autosilo.

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Pubblicato il 10 Ottobre 2008
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