Bambini di colore “sbiancati” da ignoti razzisti
Sporcate le sagome della scuola che raffigurano scolari con la pelle scura. Vernice bianca per schiarirli ma il paese reagisce
I bambini con la pelle scura, sono stati sbiancati. Spray chiaro, per coprire la natura extracomunitaria di quelle figure. E’ accaduto a Brinzio, dove ignoti hanno ripassato di bianco le sagome di legno, che la scuola elementare aveva messo sulle curve del paese per allertare gli automobilisti, e farli rallentare. Una provocazione fatta con cattiveria: gli anonimi imbrattatori, hanno ripassati di bianco solo la faccia, le manine e i piedini dei bambini, 4 sagome su 12. L’effetto è avvilente e cupo. I piccoli studenti, che hanno realizzato le sagome e le hanno installate in primavera, sono esterrefatti. Gli adulti pure. “I bambini ci sono rimasti davvero male – spiega Elisabetta Riccardi, maestra capogruppo della scuola – alcuni mi hanno persino detto di sentirsi imbufaliti per quel che è accaduto”. Era un’idea per fare aggregazione e risolvere il problema dell’attraversamento stradale in paese, si è trasformato in un bersaglio. “Avevamo scelto apposta di farne alcune di colore – spiega la maestra Riccardi – per dare anche un segnale di accoglienza”.
Agli xenofobi , però, la scuola e il paese vogliono dare una risposta chiara. Le maestre stanno già preparando un lavoro didattico, faranno forse disegni e lettere pubbliche. “E’ impossibile non pensare a un gesto razzista – dice Roberto Piccinelli, ex sindaco e ora assessore al bilancio – io l’ho vissuta come una pugnalata nella schiena, non mi sarei mai aspettato che qualcuno potesse pensare una cosa del genere, è il vandalismo peggiore che ci abbiamo mai fatto”.
I ragazzi di Brinzio hanno scritto una lettera aperta che sarà pubblicata nel prossimo giornalino comunale. “Cari “imbrattatori” delle sagome – scrivono tra l’altro nell’appello – avete cercato di rovinare il nostro lavoro dipingendo di bianco le sagome dei bambini di colore. Siamo indignati per quello che avete fatto”. E ancora: “Ci piacerebbe che sapeste prendere diluente e vernice per farci ritrovare una mattina le nostre sagome come erano”. Il sindaco Bruno Vanini e l’amministrazione ci hanno aggiunto un commento. “Se non siete codardi, o peggio conigli, vi consigliamo di fare ciò che i bambini chiedono alla fine del loro articolo”. Quanto alle indagini, il sindaco ha avvisato i carabinieri. Non vi sono telecamere in quel punto, solo dei testimoni potrebbero aiutare eventuali indagini dell’arma o della questura. Rimane lo sgomento della scuola: 81 bambini, e solo uno straniero vero e proprio. “E’ una vergogna – dice la bidella davanti alle sagome – ma che cos’hanno nella testa?”.
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