Brucia il tetto di una villetta

Le fiamme si sono propagate al tetto attraverso la canna fumaria dell’impianto di riscaldamento

Brucia il tetto di una villa di nuova costruzione a Dairago in via Cavalieri di Vittorio Veneto 5.

Attorno alle 21 di ieri sera 30 ottobre, le fiamme si sono propagate al tetto attraverso la canna fumaria dell’impianto di riscaldamento e solo l’intervento tempestivo dei Vigili del Fuoco ha scongiurato che l’intero tetto fosse distrutto dal fuoco. Nel momento dell’insorgere dell’incendio, i pompieri di Legnano erano già impegnati su un altro intervento e così si è reso necessario ricorrere all’aiuto dei colleghi di Busto Arsizio e Inveruno, che sono arrivati sul posto con 2 autopompe, un’autoscala, un’autobotte e una decina di uomini. Per spegnere le fiamme e rimettere in sicurezza le parti del tetto danneggiate, il lavoro è durato quasi 3 ore e solo verso mezzanotte le squadre hanno fatto rientro in sede.

In questi ultimi anni sono aumentati gli incendi nei tetti delle abitazioni di nuova costruzione. Una delle cause più frequenti è l’uso di canne fumarie completamente in acciaio. Questo sistema potrebbe sembrare più sicuro del tradizionale metodo di costruzione della canna in muratura con mattoni o appositi blocchi di cemento. In realtà, essendo il metallo un ottimo conduttore di calore, la propagazione della temperatura dal focolare (stufa-caminetto-caldaia) alla copertura del tetto che normalmente è in legno, è inevitabile. «E’ molto importante, consigliano i vigili del fuoco, quando si utilizzano canne in acciaio, provvedere a un’adeguata coibentazione utilizzando idonei materiali isolanti e soprattutto avendo particolare cura nel loro posizionamento in corrispondenza delle giunzioni dei tubi e nei punti più vicini alle travi del tetto. Solo così, si scongiureranno spiacevoli conseguenze future».

 

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Pubblicato il 31 Ottobre 2008
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