Carta sconto a rischio, “costa troppo per la Regione”

La Confesercenti varesina ha convocato a Villa Recalacati i politici locali. Lucchina: «Occorre rivedere le condizioni ma abolirla sarebbe un grave errore»

La carta sconto per la benzina costa troppo alle casse della Regione Lombardia e per questo motivo rischia di essere abolita. È quanto si sono sentiti dire i vertici della Confesercenti varesina convocati nei giorni scorsi dai vertici dell’assessorato regionale al bilancio. La perdiata dalla sua istituzione ammonterebbe a 25 milioni di euro, secondo i dati riferiti oggi alla stampa dallo stesso direttore dell’associazione, Gianni Lucchina. Una notizia che non fa certo piacere in un periodo in cui i portafogli dei consumatori sono già presi di mira dai rincari generali.
Che fare dunque? Confesercenti Varese ha chiesto aiuto ai politici locali che sono stati convocati questa mattina a Villa Recalcati, nella sede della Provincia. 

Consumi in calo – Le condizioni che avevano permesso di rendere conveniente, non solo per i cittadini ma anche per le casse degli enti pubblici, l’istituzione della carta sconto a sono cambiate: i consumi di benzina sono diminuiti per ragioni diverse, collegate ai rincari generali e alla diffusione di veicoli che consumano meno e dei motori diesel. «Questo ha provocato la conseguente diminuzione dei consumi e di conseguenza del "maggior venduto" vale a dire il valore aggiuntivo di vendite dovute anche all’introduzione della carta sconto sul quale è calcolata un’accisa – ha spiegato Lucchina -. I nove decimi di quell’accisa sono trattenuti dalla Regione Lombardia mentre il decimo restante finisce nelle casse dello Stato oltre all’Iva su questo importo». La diminuzione di questo maggior valore ha provocato un calo di entrate anche per il bilancio regionale e ha reso più difficile far fronte ai costi collegati a questo strumento.

L’indotto della carta sconto – Fu istituita nel dicembre del 1999 per consentire ai comuni vicini al confine svizzero (in un raggio di 20 chilometri) delle province di Como e di Varese di beneficiare di uno sconto sul prezzo del carburante nei distributori di quell’area. L’introduzione della carta era stata prevista proprio per trattenere sul territorio quei consumatori che altrimenti avrebbero trovato più conveniente "il pieno" in Svizzera. «Intorno a questa operazione – spiega Dario Galli, presidente della Provincia di Varese – si è sviluppato un indotto importante. I benzinai hanno investito sul territorio, è aumentata l’occupazione e questo implica maggiori entrate per lo Stato. Anche i consumatori che scelgono di non andare in Svizzera sono un dato che crea valore. Sono quelli che poi, se scelgono di fare degli acquisti lo fanno in Italia con i vantaggi che ne sono collegati. Abolire la carta sconto provocherebbe la perdita di tutto questo e di conseguenza delle entrache che ne derivano anche per lo Stato».

Impegno trasversale – All’appello della Confesercenti hanno risposto questa mattina alcuni politici: oltre al padrone di casa Dario Galli hanno partecipato il sindaco di Varese Attilio Fontana, il consigliere regionale del Pd Stefano Tosi e gli onorevoli Marco Reguzzoni e Daniele Marantelli. Assente, perchè impegnato con le discussioni sugli emendamenti alla finanziaria in Commissione bilancio, ma più volte nominato è stato Giancarlo Giorgetti. Nessun interlocutore è arrivato invece da parte della Regione.

La proposta – «Il tempo stringe – ha commentato Marco Reguzzoni -. Gli emendamenti alla Finanziaria sono in discussione proprio questi giorni quindi occorre sbrigarsi. Occorre sedersi a un tavolo e discutere insieme». La proposta avanzata dalla Confesercenti, che i politici presenti questa mattina si sono impegnati ad appoggiare, è quella di rivedere le condizioni che regolano il funzionamento della carta: un esempio potrebbe essere quello di ridurre, anche dimezzare, il limite dei 500 litri spettanti ad ogni cittadino oltre a richiedere allo Stato di lasciare alle casse della regione anche quel decimo (oltre ai nove già previsti) restante dell’accisa calcolata sul maggior valore venduto. «Questo permetterebbe alla Regione Lombardia di mantenere attiva la Carta sconto ma allo stesso tempo di ripagare la perdita subita in questi anni». Ha concluso il presidente dei commercianti Cesare Lorenzini.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 31 Ottobre 2008
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