Expo 2015, convocato il tavolo tra polemiche “federaliste”

Giovedì 20 ottobre si riunità il tavolo Lombardia dopo l'approvazione del Decreto ministeriale. Intanto il Presidente Penati lancia accuse sulla riforma federalista

Avverrà giovedì 30 ottobre la prima riunione del Tavolo Lombardia per Expo 2015. Lo ha confermato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, che lo presiederà, e che ha inviato le convocazioni ufficiali, per le ore 15 al palazzo della Regione.

Il Tavolo riunirà, oltre alla Regione Lombardia, presidenza del
Consiglio, ministeri dell’Economia e delle Infrastrutture,
Provincia e Comune di Milano, Comuni di Rho e Pero, Unioncamere, Camera di Commercio di Milano, Anci Lombardia e Upl Lombardia .
«Marcia a pieno regime – ha spiegato Formigoni – il lavoro, mai
interrotto, per la preparazione e l’organizzazione del grande
evento del 2015. Dopo la firma del Decreto del
presidente del consiglio dei ministri, l’azione può ora
dispiegarsi con la massima efficacia, in termini di regia e di
propulsione, per tutta la vasta gamma di interventi, non solo
infrastrutturali, regionali e interregionali  connessi alla riuscita di Expo». 

Su Expo, intanto, monta la polemica dei finanziamenti. 
Il presidente della Provincia di Milano Filippo Penati ha replicato alle dichiarazioni del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianfranco Micciché e del presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo sul tema del federalismo: «
L’Expo è una grande occasione di tutto il Paese, e bene ha fatto Prodi a garantire 1,4 miliardi di euro per la sua realizzazione. Male invece ha fatto il governo Berlusconi a dare 140 milioni di euro a Catania per mettere una toppa a un buco spaventoso di bilancio, realizzato con sperperi e clientelismi. Ora non ci raccontino anche la favola che a Milano e in Lombardia, dove si produce una parte importante del Pil nazionale, dove viene generata un’altrettanto rilevante parte del gettito fiscale nazionale, dove c’è una minore evasione fiscale e istituzioni e servizi più efficienti (tant’è vero che sono molti i malati che dal Sud migrano negli ospedali del Nord), dobbiamo ringraziare Micciché e Lombardo se avremo le risorse per l’Expo 2015. Avevo ragione quando dicevo che la bozza Calderoli è una proposta di federalismo al contrario che cerca di tenere buono il Sud con elargizioni e prebende. La nostra denuncia, siccome vera, ha fatto saltare il patto di un accordo che dava al Nord una riforma federalista solo nel titolo, e che se la vedremo sarà solo tra 12 anni, per di più vuota nella sostanza; mentre dava al Sud garanzie di prebende, e a Catania, subito, 140 milioni di euro per la sua voragine di bilancio. Il federalismo è una riforma strategica per il Paese, e non si può realizzare con inconfessabili accordi sottobanco, a meno di non rivelarsi, questa sì, una vigliaccata per il Paese».

 

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 27 Ottobre 2008
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