Gestione del personale: arriva il libro unico del lavoro

Le novità in tema di amministrazione dei dipendenti sono state illustrate in un convegno organizzato dall'Unione Industriali in collaborazione con la direzione provinciale del lavoro

L’Unione degli Industriali della Provincia di Varese e la Direzione Provinciale del Lavoro. Una affianco all’altra per illustrare alle imprese del territorio le nuove misure di semplificazione nella gestione dei rapporti di lavoro e per spiegare le ultime novità di carattere previdenziale che entreranno in vigore a partire dal 1° gennaio 2009.
Argomenti molto tecnici, di estremo interesse per le attività produttive. A dirlo i numeri dei partecipanti all’incontro che si è svolto questo pomeriggio nella sede di Gallarate dell’Unione Industriali. Più di 100 le persone che erano presenti all’appuntamento che si inserisce nel ciclo inFORMARSI, corsi gratuiti di aggiornamento per le imprese associate. E per martedì 28 ottobre è già pronto il bis. L’incontro, infatti, verrà riproposto per quelle imprese che oggi non hanno potuto partecipare a causa del “tutto esaurito” in sala. Già oggi sono più di 70 gli iscritti alla replica.

Il tema, per le realtà aziendali, è, infatti, di attualità. Occorre, dunque, essere, come si suol dire “sul pezzo”, per non rimanere indietro ed essere aggiornati. Pena il rischio di incorrere in sanzioni amministrative, che possono essere anche pesanti. Al centro degli interventi dei relatori è stato posto l’istituzione del cosiddetto “Libro Unico del Lavoro”. Una piccola rivoluzione per le imprese. Introdotto con delle recenti disposizioni normative, infatti, questo nuovo Libro sostituisce il famoso Libro Paga, il Libro Presenze e il Libro Matricola fino a ieri obbligatori. “Il Libro Unico  – hanno spiegato i rappresentanti dell’Area Lavoro e Previdenza dell’Unione Industriali – assolve la funzione di documentare a ogni lavoratore lo stato effettivo del proprio rapporto di lavoro e agli organi di vigilanza lo stato occupazionale dell’impresa”.

L’espressione “mettere qualcuno a libro paga” ha i giorni contati. Il suo destino è lo stesso della più celebre frase “non avere una lira in tasca”. Modi di dire  che si continueranno impropriamente ad usare nel linguaggio comune, ma legati a gesti quotidiani di un passato che non c’è più. Le imprese, però, dovranno cambiare presto le proprie abitudini. Tutte, nessuna esclusa, o quasi. Alla tenuta del nuovo Libro, infatti, sono chiamati i datori di lavoro privati di qualsiasi settore. Le sole eccezioni sono rappresentate dai datori di lavoro domestico; dalle società di produzione e lavoro,  per quanto riguarda il lavoro dei soci; le imprese familiari, per il lavoro del coniuge, dei figli e dei parenti affini; le imprese artigiane individuali, per il titolare, soci o familiari coadiuvanti; le società di persone e capitali e le ditte individuali del commercio, per il lavoro del titolare o dei soci.

Per il resto, invece, come spiegato dai rappresentanti dell’Unione Industriali, qualsiasi attività imprenditoriale dovrà iscrivere all’interno del nuovo documento “tutti i lavoratori subordinati anche occupati presso sedi operative estere, i lavoratori assunti con contratto di somministrazione lavoro, i lavoratori distaccati”. E poi ancora: “I collaboratori coordinati e continuativi, gli associati in partecipazione con apporto lavorativo”. Tutte figure che dovranno essere inserite nel libro con i propri dati anagrafici e retributivi.

Una riforma, dunque, di estrema importanza. Analizzata, durante l’incontro, anche da Marco Bellumore, responsabile della Vigilanza ordinaria della Direzione Provinciale del Lavoro di Varese. Suo il compito di illustrare le modalità di tenuta ed esibizione, i dettagli dell’obbligo di conservazione e come avverranno gli accertamenti ispettivi all’interno delle imprese da parte delle autorità competenti. Che potranno, in caso di irregolarità, comminare  sanzioni che possono andare da cifre che si aggirano sulle centinaia di euro, fino, nei casi più gravi, a decine di migliaia.

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 24 Ottobre 2008
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.