La Polizia Locale si confronta con i colleghi elvetici

Ufficiali e comandante in visita al Comando di Lugano, per confrontarsi su competenze, dotazioni e metodi operativi

La Polizia Locale aggiorna le proprie competenze e lo fa con una trasferta oltre confine, per confrontarsi con i colleghi rossocrociati. Quella dello scorso 21 ottobre è stata la prima delegazione della Polizia Locale italiana a incontrare ufficiali e agenti della Polizia svizzera, nonchè i responsabili della Protezione Civile in territorio elvetico per un confronto formativo sulle rispettive competenze ed esperienze.

I sei ufficiali di Gallarate e il Comandante Giuseppe Alessi, in uniforme e a bordo di auto di servizio, insieme all’assessore alla Sicurezza, Paolo Cazzola, sono stati accolti, nel corso della mattinata, presso il Comando di Polizia della Città di Lugano, dal Comandante Roberto Torrente e dal suo Stato Maggiore. Particolarmente apprezzata dalla delegazione italiana la presentazione dell’organizzazione della Polizia di Lugano, la visita di approfondimento su Comando, mezzi, dotazioni ed equipaggiamenti dei colleghi elvetici e il confronto su analogie e differenze (queste ultime riscontrabili soprattutto nella tutela dell’ordine pubblico, che non figura fra le mansioni della Polizia Locale italiana) nei servizi e nei compiti svolti sui due lati del confine.

Nel pomeriggio, la trasferta è proseguita a Mezzovico, dove la delegazione ha visitato l’Ente Protezione Civile con tre guide d’eccezione: il Colonnello Fausto Barca, il Maggiore Claudio Hess e l’Onorevole Marco Boschetti. A una presentazione generale sulla Protezione Civile e a una relazione sui suoi assetti e partner, è seguito un sopralluogo in due strutture di eccellenza: un posto sanitario di soccorso e un impianto protetto utilizzabile in caso di conflitti armati, entrambi sotterranei.

«I motivi di soddisfazione – riassume l’assessore Cazzola (nella foto con il comandante dei vigili di  Lugano Roberto Torrente)– sono numerosi. Innanzitutto credo che la visita rappresenti un momento importante di dialogo fra realtà che, pur divise da un confine, operano all’interno del territorio omogeneo rappresentato dalla Regio Insubrica. Sottolineo, poi, che il confronto così come si è sviluppato mercoledì scorso arricchisce le conoscenze di quanti operano direttamente sul territorio e diventa fonte di ispirazione per iniziative future. Credo, ancora, che siano emersi due grandi punti di forza nell’organizzazione elvetica: da una parte la stretta ed efficace collaborazione fra Polizia Locale e Protezione Civile, dall’altra la grande attenzione riservata, oltre che alla repressione, alla prevenzione nei confronti di fenomeni e comportamenti potenzialmente deleteri. Si tratta in entrambi i casi di esempi da tenere presente anche sul territorio di Gallarate. In generale, mi sembra di poter azzardare che sarebbe costruttivo avviare un confronto transfrontaliero costante, magari per arrivare a un coordinamento delle forze esteso alla Regio Insubrica e in questo l’esperienza soprattutto della Protezione Civile potrebbe essere un buon apripista. Infine, ringrazio quanti ci hanno accolto rendendo possibile un’esperienza tanto costruttiva e mi auguro che la città di Gallarate possa presto ricambiare l’ospitalità ricevuta».

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Pubblicato il 24 Ottobre 2008
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