La Regione potrà accelerare le opere per le infrastrutture
Approvata in Consiglio una legge che permette di intervenire su opere di interesse statale e regionale
La legge regionale “Infrastrutture d’interesse concorrente statale e regionale”, che si propone di accelerare la realizzazione delle grandi opere stradali e autostradali, è stata modificata dal Consiglio e approvata a larghissima maggioranza.
La legge recepisce i rilievi di incostituzionalità, sollevati dal Governo, che riguardavano quelle parti in cui si stabiliva che la Regione potesse intervenire in sostituzione degli organi statali una volta che questi non avessero operato nei termini previsti. Le norme approvate intervengono su quegli aspetti e stabiliscono dunque che la Regione potrà sostituirsi agli organi statali, in caso di loro inerzia, solo in presenza di un’apposita intesa preliminare con lo Stato che preveda tale possibilità. E questo sia nella fase della progettazione preliminare che in quella definitiva.
Un punto importante della legge, oggetto di parte della discussione è stato l’articolo che prevede la possibilità che le concessioni per la realizzazione delle infrastrutture riguardino anche interventi di carattere insediativo e territoriale, “che possano contribuire all’abbattimento del costo di esposizione finanziaria dell’iniziativa complessiva” (art.10). In quella norma alcuni dei gruppi di opposizione (Rifondazione Comunista, Sd, Verdi, Italia dei Valori) hanno rilevato il rischio, hanno detto, “di dare il via ad una eccessiva pressione speculativa e a un consumo selvaggio del territorio”. Per questo hanno presentato una serie di emendamenti tesi a sopprimerla.
Una mediazione è venuta dall’Assessore Raffaele Cattaneo, che ha proposto un emendamento, approvato dall’Assemblea a larghissima maggioranza, con il quale si introduce l’obbligo del parere vincolante dei Comuni territorialmente interessati e della realizzazione di adeguate opere di mitigazione e compensazione ambientale, sociale e territoriale, a carico della stessa Società concessionaria degli interventi.
In questa nuova versione, la legge è stata approvata con il voto favorevole di tutti i gruppi, tranne Verdi e Italia dei Valori, che hanno votato contro. Si sono astenuti Rifondazione e Francesco Prina del Pd.
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