Lavoro dopo gli studi? Un’indagine premia l’Insubria

Il rapporto Stella posiziona l'ateneo varesino al primo posto per il numero percentuale di laureati triennali occupati, con il 66.7 per cento

È stata presentata il 27 ottobre in Assolombarda a Milano l’edizione 2008 del Rapporto Stella (Statistiche in tema di laureati e lavoro), l’indagine occupazionale condotta intervistando i laureati dell’anno solare 2006 di 14 Università italiane (Università degli Studi di Bergamo, di Brescia, dell’Insubria; di Milano, di Milano-Bicocca, di Pavia; Università di Pisa e Scuola Superiore di Studi Universitari e Perfezionamento S. Anna di Pisa; Università degli Studi di Napoli Federico II e di Palermo; Università Cattolica del Sacro Cuore, Università Bocconi; Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM e Politecnico di Milano).

I laureati totali per l’anno 2006 di questi 14 Atenei sono stati 39.276 – un quinto del totale dei laureati di tutte le università italiane del 2006 – di questi ne sono stati intervistati 25.480  (con tasso di risposta globale del 79,6%).

 

Dall’indagine è emerso che, a 12 – 15 mesi dal conseguimento della laurea triennale, il 42.2 % dei laureati prosegue gli studi, mentre il 44% trova lavoro e l’11,3% cerca un’occupazione.

 

Ottime notizie per l’Università dell’Insubria, che registra il maggior numero percentuale di laureati triennali occupati, con il 66.7% (il 5.7% cerca lavoro; il 25.3% continua gli studi).

 

Lusinghiero il risultato anche per le Scienze dure (Chimica, Fisica, Matematica): anche in questo caso l’Università dell’Insubria registra il risultato migliore ottenendo il maggior numero percentuale di laureati triennali occupati: il 34.7%, (il 4.3 % cerca lavoro e il 60.9% continua gli studi) rispetto a una media totale del 15.5% (il 7.1% cerca lavoro e il 76.5 % continua gli studi).

Buoni i risultati anche per i laureati dei corsi a ciclo unico (Medicina e chirurgia e Odontoiatria), infatti il 71.2% trova occupazione entro un anno dalla laurea contro una media del 66.5%.

 

Per le specialistiche la media totale degli occupati è dell’ 82.5%, all’Università dell’Insubria si registra un 63.7 %, un dato al di sotto della media totale, ma che va letto in combinato con un altro dato, infatti, ben il 18.5% preferisce continuare gli studi, contro una media totale del 9.3%.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 31 Ottobre 2008
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