Liceo Candiani, occupata la sede di piazza Trento e Trieste

Occupazione soft e "concordata", rispettati gli studenti che volevano andare a lezione nelle altre due sedi. Striscioni contro il ministro Gelmini

In piazza Trento e Trieste è tempo di scioperi, come in ogni autunno caldo che si rispetti. Nella mattinata di giovedì circa 200 degli studenti del Liceo Artistico Candiani hanno occupato la vecchia sede, permettendo la continuazione delle lezioni per tutti gli altri nelle sedi di via Manara e via XX settembre. Un’occupaizone quindi "soft" e concordata: ciononostante a Polizia e Carabinieri è toccato, in omaggio alle ferree disposizioni governative che miravano a bloccare simili manifestazioni, tenere un presidio al di fuori della struttura.

Le ragioni di questa giornata di protesta contro la riforma della scuola impostata dal ministro Gelmini le spiega Alessandro Luoni della classe quarta sezione sperimentale Michelangelo. «Abbiamo tenuto a preannunciare la cosa in modo da concordare alcune cose con la dirigenza e con i professori, ad esempio chiudere bene le aule per evitare ogni tipo di danni». Uno sciopero non ribellistico, insomma. «Protestiamo contro il taglio dei fondi alla scuola» prosegue il giovane che fa da portavoce della manciata di studenti rimasti ancora fin verso sera «perchè è una cosa detestabile, che favorisce la privatizzazione progressiva della scuola. Scuole private per chi può, gente che farà lo stesso mestiere dei padri che ce li hanno mandati: una società di classe e di casta che non vogliamo». Ma c’è di più. «Con la riforma ci tolgono ore di lezione aumentando viceversa matematica e inglesema noi siamo studenti di un liceo artistico. Per tacere dell’obbligo da riportare a 14 anni: ma chi trova lavoro oggi a quell’età?».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Ottobre 2008
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