Partito il “Lombardia”: le voci dei favoriti
La grande classica autunnale ha preso il via da Palazzo Estense. Cunego e Sanchez ottimisti. Garzelli vuol essere la sorpresa, Evans storce il naso. Ovazione per Ballan
Tanta gente, nessun disagio, alla faccia dei soliti gufi che volteggiano quando a Varese si muove qualcosa. Il Giro di Lombardia, la grande classica autunnale che quest’anno ha il proprio traguardo sul lungolago di Como ha preso il via stamane alle 11 dalla Città Giardino, ultimo appuntamento stagionale per un’annata votata al ciclismo.
Tra due ali di folla i corridori sono saliti a turno sul palco delle firme, posizionato ai Giardini Estensi in una cornice, come sempre, molto elegante. Quasi un contrasto con le fatiche che i corridori si trovano ad affrontare in una gara dura, lunga (242 chilometri) e soprattutto a fine stagione quando le forze non sono più freschissime.
Tanti i campioni in corsa, anche se qualcuno dei più forti ha disertato l’appuntamento. Le voci al via, al solito, sono state contrastanti.
Tra gli ottimisti ci sono il favorito numero uno, Damiano Cunego (Lampre-Ngc – nella foto), campione in carica e alla ricerca del terzo successo nella "classica delle foglie morte": «Sento la tensione di essere tra i più indicati al successo, ma ho fatto il possibile per arrivare al meglio all’appuntamento. Va bene così, la gamba è buona». Un altro sorriso arriva dal campione olimpico Samuel Sanchez (Euskatel-Euskadi): «Sto bene, vediamo come va la corsa. Delle tre ascese nel finale preferisco il San Fermo, soprattutto per la sua discesa che porta al traguardo».
E al ruolo di possibile sorpresa si candida uno dei grandi idoli dei tifosi di Varese, il besanese Stefano Garzelli (Acqua&Sapone-Mokambo), al solito molto applaudito: «Devo verificarmi su una distanza così impegnativa: la condizione è buona, non ottima, ma a ottobre è per tutti così. Perché non dovrei sperare di fare bene?». Il boato per il "Garzo" si unisce a quello riservato poco dopo ad Alessandro Ballan (nella foto con Garzelli), che riporta a Varese la maglia iridata conquistata alle Bettole meno di un mese fa.
Meno ottimisti altri due volti noti dalle nostre parti. Cadel Evans (Silence-Lotto), il campione australiano che vive tra Gallarate e Stabio, parte tra i favoriti ma non lo dà a vedere. «Ho iniziato a gareggiare a febbraio e sono ancora in gruppo. Non sono proprio fresco, ma comunque vada nei prossimi giorni festeggerò la stagione con i miei connazionali che si allenano e vivono a Castronno». Scuote la testa anche Enrico Gasparotto, friulano d’origine e carnaghese di adozione che corre per la Barloworld. «Oggi? No dai, non è la mia giornata». Prettattica o realtà, lo scopriremo nel pomeriggio.
Il "Lombardia", giunto alla sua 102a edizione, quest’anno circumnaviga il Lario, e prevede diverse salite. Le più lontane dal traguardo sono Intelvi e Taceno-Ballabio, ma il gran finale arriva negli ultimi cinquanta chilometri. Prima i corridori scaleranno il Ghisallo (e chi si staccherà lì potrà dire addio ai sogni di gloria), poi il Civiglio e infine il San Fermo la cui vetta si trova a meno di 6 dal traguardo. Arrivo previsto dopo le 16,40, diretta tv su Rai Tre e Rai Sport Più.
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