Pd all’attacco: “Dirigenza di Amsc da cambiare”
Il Partito Democratico attacca su tutta la linea il management della multiutility: sabato 11 ottobre volantinaggio nelle piazze e presto nuove iniziative
Il Partito Democratico di Gallarate prosegue la “guerra” per Amsc. La prossima battaglia sarà svolta nelle piazze cittadine il prossimo sabato 11 ottobre a colpi di volantini che spiegano la situazione dei conti della multiservizi comunale e chiedono la rimozione del management della società: «È un tema, quello della restituzione ai cittadini gallaratesi del controllo sulle aziende pubbliche cittadine, meritevole di grande attenzione. Appare infatti indispensabile, valutati gli allarmanti dati di bilancio 2007 diffusi a partire dallo scorso mese di luglio, un deciso cambio di rotta e di guida per il gruppo Amsc – spiega Angelo Bruno Protasoni, responsabile della commissione di lavoro creata ad hoc dal circolo di Gallarate del Partito Democratico -. Denunciamo una situazione che non ha probabilmente eguale nel Paese. La legge che imponeva alle aziende ex municipalizzate di separare la proprietà della rete dalla gestione dei servizi, con due società ben distinte, è stata completamente stravolta. Nella versione gallaratese le società sono diventate addirittura nove (Amsc, Amsc Impianti e Servizi, Prealpi Gas, Prealpi Commerciale, Amsc Commerciale Gas, Seprio Real Estate, Multiutility Sovracomunale, Prealpi Servizi e Consorzio Seprium) e tutte hanno lo stesso presidente, Gioacchino Caianiello. Il risultato di questo "spezzatino", che appare solo funzionale al mantenimento di un centro di potere, è stato devastante sul piano gestionale: le due sole società capofila hanno perso, nel solo anno 2007, 3.744.000 euro, più di 7 miliardi di lire dei cittadini gallaratesi. A causa della moltiplicazione degli incarichi il costo annuale (per il solo anno 2007) degli emolumenti al nove volte presidente, ai collegi sindacali, ai revisori dei conti e ai consulenti ammonta a circa 940.000 euro: più di 1 miliardo e 800 milioni di lire. Di fronte a questa situazione estremamente preoccupante il Partito Democratico, consapevole della necessità di salvaguardare un patrimonio umano ed economico importantissimo per la città, non intende sottrarsi, pur dai banche dell’opposizione, al dovere di contribuire alla bonifica e al risanamento di queste società. Ma deve essere chiaro che una azione di rilancio non può certo essere condotta, credibilmente, da chi ha portato il gruppo Amsc in questa situazione – prosegue Protasoni -. Il Partito Democratico ha chiesto al presidente Caianiello in consiglio comunale, il 29 settembre, di mettere le carte in tavola e di presentare subito l’effettiva situazione di bilancio aggiornata. I consiglieri comunali del PD hanno domandato, in particolare, cosa sia stato fatto in concreto quest’anno per rimettere i conti in ordine e quale sia l’effettiva situazione debitoria del gruppo: stiamo ancora aspettando quelle risposte. Senza una precisa e accurata verifica della reale situazione in cui si trova oggi l’azienda, qualsiasi progetto ipotizzato dalla presidenza per il futuro di Amsc manca di una solida base reale e crea solo confusione rischiando di essere velleitario e fuorviante. Il Partito Democratico non si limita però alla denuncia. Contribuisce con proposte meditate e concrete, relative a interventi necessari e urgenti che devono precedere qualsiasi ulteriore avventura: ricompattare l’azienda nelle due grandi aree previste dalla legge, concentrarsi sul "core business" abbandonando velleitarie mire espansionistiche in aree non pertinenti, mirare subito alle necessarie aggregazioni a livello provinciale per l’acqua e a livello almeno regionale per il gas, rifiutare le logica fuorviante dei servizi comunali in regime di monopolio che servono solo a creare utili fittizi, riconsiderare in modo professionale e lungimirante il problema relativo al riciclo e alla valorizzazione dei rifiuti solidi urbani. Rispetto a ciascuna azienda e a ciascun servizio gestito da Amsc il Partito Democratico presenterà, a partire dalle prossime settimane e nei prossimi mesi, una analisi economica dettagliata, con valutazioni e proposte. Cominceremo da una serie di domande sulla società che presenta i bilanci più difficili da valutare e le realizzazioni più controverse: Seprio Real Estate con il discusso parcheggio in via Bottini».
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