Pitarresi: “Per l’Insubria serve un piano di sviluppo”

Il Consigliere comunale dei Comunisti italiani ha presentato un'interrogazione per affrontare i problemi dell'ateneo varesino

Riceviamo e pubblichiamo il testo di un’interrogazione presentata al Sindaco di Varese dal consigliere comunale dei Comunisti Italiani, Giuseppe Pitarresi.

 

Al Sig. Sindaco di Varese

 

Il sottoscritto Giuseppe Pitarresi, Consigliere comunale di Varese del Partito dei Comunisti Italiani, avanza la seguente intrerrogazione, auspicando una risposta urgente data l’importanza e la gravità dell’argomento proposto.

Premesso che:

l’Università, la ricerca e la formazione sono una ricchezza per la società e una leva per lo sviluppo economico e sociale;

l’Università dell’Insubria costituisce un patrimonio importante per la nostra città e per la provincia di Varese che hanno investito, anche attraverso le istituzioni locali, per la sua attivazione e il suo funzionamento;

 l’investimento per l’Università è essenziale per il futuro dei giovani ed è congiunto a quello per la scuola e al suo ruolo di formazione dei cittadini, di superamento delle discriminazioni e svantaggi e inclusione attiva nel mondo del lavoro;

la legge 133/2008 prevede misure di riduzione degli ivestimenti per l’Università che ne pongono a repentaglio la sua stessa attività ordinaria con la riduzione del Fondo Ordinario nel triennio ddi oltre il 20%, il blocco del tourn over, la precarizzazione delle figure professionali, la riduzione degli interventi per il diritto allo studio con probabile conseguente aumento delle tasse;

la volontà di trasformare le Università in fondazioni di diritto privato mira a eliminare il sistema universitario nazionale, tutelato dalla Costituzione, il cui ruolo pubblico è elemento di garanzia per la libertà di ricerca, di insegnamento e degli interessi generali del Paese;

Considerato che:

l’Università dell’Insubria presenta  carenze strutturali che gravano sul suo sviluppo e condizionano la sua attività: carenza di adeguate strutture per la didattica, per lo studio, per la ricerca; assenza di alloggi per studenti; situazione assolutamente deficitaria della mobilità e viabilità interna al polo universitario, mancanza della mensa; carenza dei trasporti cittadini ed in particolare della navetta di collegamento dalle stazioni:

tali mancanze perdurano da lungo tempo e incidono sulla stessa “vision”e capacità di attrazione dell’Uninsubria e soprattutto incidono sull’attività di studenti, professori e lavoratori;

esse non dovrebbero essere sottovalutate o minimizzate come invece si evince in recenti dichiarazioni pubbliche del Rettore; 

 

Ritenuto che:

le evidenziate gravi problematiche devono essere affrontate valorzzando l’autonomia dell’Università e con  la collaborazione degli Enti locali;

è necessario fuoriscire dalle promesse generiche e predisporre risposte certe circa tempi e modalità di superamento delle gravi carenze evidenziate nell’interesse della città, degli studenti e degli operatori dell’Uninsubria;

 

CHIEDE SE NON RITENGA OPPORTUNO:

fornire informativa circa i problemi aperti, le carenze strutturali evidenziate e lo stato di attuazione degli interventi per rimuoverle;

 fornire informativa degli interventi in corso da parte del Comune nell’ambito delle proprie competenze;

 

considerata la gravità della situazione, operare affinchè il Comune di Varese promuova una confronto con gli organismi di direzione dell’Università e gli altri Enti pubblici interessati al fine di predisporre un piano organico di intervento e sviluppo;

 

attuare iniziative opportune per favorire l’autonomia dell’Università e un suo piu’ proficuo rapporto con il territorio:

indiririzzare al Governo e al Parlamento una nota per esprimere la preoccupazione della città circa i tagli allUniversità, che , se pongono in serie difficoltà l’intero sistema universitario e della ricerca nazionale, rischiano di essere particolarmente gravi per l’Uninsubria con potenziali rischi di dequalificazione e di depressione delle importanti risorse di cui l’Uninsubria dispone.

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 28 Ottobre 2008
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