Cade dal ponte sull’Olona con la bici, muore giovane donna

Secondo la prima ricostruzione dei carabinieri la ragazza avrebbe perso il controllo della due ruote, non ancora ritrovata, e sarebbe finita nel fiume. Dall'autopsia le cause della morte

Ritrovato nell’Olona il corpo di una giovane donna, al confine tra Lonate Ceppino e Cairate. Il corpo è quello di Klaudia Metaj, giovane albanese di 23 anni, la cui scomparsa era stata denunciata nella serata di lunedì, dopo che era uscita in bicicletta senza più fare ritorno. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco per il recupero del corpo e sul fatto stanno indagando i carabinieri della Compagnia di Busto Arsizio. Da una prima ricostruzione dei fatti pare che si possa trattare di una disgrazia, in quanto non vi sarebbero segni di violenza, ma le indagini sono ancora in corso. La ragazza esanime è stata trovata qualche centinaio di metri più a valle rispetto al ponte sull’Olona di via per Lonate, dove il fiume divide Cairate da Lonate Ceppino (nella foto il tratto nei pressi del ponte). La bicicletta sulla quale viaggiava non è stata ancora ritrovata, la forte corrente del fiume alimentato dalle piogge di questi giorni, potrebbe averla trascinata più a valle.

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Donna trovata morta nel fiume 4 di 7

Secondo una prima ricostruzione la donna, che spesso nel pomeriggio faceva una passeggiata in bicicletta, avrebbe perso il controllo della bicicletta scendendo da Lonate Ceppino e sarebbe andata a sbattere piuttosto violentemente contro il guard-rail del ponte, finendo successivamente in acqua. A decidere della sua vita sarebbero state una serie di concause sfortunate: la donna potrebbe aver perso i sensi subito dopo l’impatto e, una volta svenuta, sarebbe annegata nel fiume trascinata dalla corrente. Da una prima analisi visiva del corpo non ci sarebbero segni di violenza ma solo qualche contusione che potrebbe essere compatibile con l’impatto. Esclusa anche l’ipotesi di un pirata della strada in quanto i rilievi effettuati meticolosamente dai carabinieri escluderebbero l’impatto con un auto.

La ragazza lascia un marito, Edi, e una figlia di 2 anni. Insieme gestivano un negozio di pizza al trancio nel cantro del paese e tutti li descrivono come una bella famiglia integrata e senza particolari problemi. Il marito vive in Italia da 14 anni e in paese è molto conosciuto. Anche Klaudia era conosciuta in paese, spesso andava a fare la spesa dal fruttivendolo con la figlia e aiutava in negozio prendendo le ordinazioni. Ora sarà l’autopsia, che verrà disposta nei prossimi giorni dal magistrato di turno Giovanni Polizzi, a spazzare ogni ombra di dubbio sulla morte della ragazza.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 10 Febbraio 2009
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