“La nostra battaglia sarà durissima”

Grande pubblico al Collegio De Filippi per l'arrivo di Dario Franceschini alla sua prima uscita ufficiale da nuovo segretario del Pd. Duro con il governo l'esponente democratico: addio al buonismo? Sulla crisi: «Indennità di disoccupazione a tutti e subito»

A Malpensa è atterrato, da Linate è decollato. Per Dario Franceschini l’aeroporto della brughiera è come l’orto del Getsemani. Qui, secondo il nuovo segretario del Pd, si è consumato il grande tradimento da parte di Bossi e Berlusconi. «Hanno cavalcato le speranze della gente del Nord per poi tradirla. Perché non hanno riunito qui un consiglio dei ministri? In questa terra i numeri della crisi sono peggiori che in altre parti d’Italia. E poi c’è l’Expo che abbiamo sempre sostenuto, come maggioranza e come opposizione. Con questo governo tutto si sta impantanando nei litigi per i posti in consiglio di amministrazione»  
La prima uscita ufficiale di Franceschini nella terra dove è nata e prosperata la Lega, e dove questa governa ormai da vent’anni, è stata all’insegna dell’aggressività. Si è voltata pagina. Nonostante abbia la classica faccia "da bravo ragazzo", Franceschini dice basta al buonismo. Non si porge più l’altra guancia, perlomeno non a Berlusconi. 
Il nome di Veltroni nella sala gremita del collegio De Filippi risuona solo dopo mezz’ora. «Mi assumo e condivido con Walter tutte le responsabilità… la nostra battaglia in parlamento sarà durissima».
La sicurezza per Franceschini è una «priorità del Partito Democratico». Boccia sonoramente l’idea delle ronde «fuori dalle regole di qualsiasi democrazia» e rilancia l’idea di una coesione sociale basata sulla solidarietà, la lotta all’evasione fiscale e su un federalismo ispirato a principi di equità. La crisi c’è e si sente «anche se il governo cerca di nasconderla, facendola passare come una condizione individuale e non collettiva. Bisogna dare l’indennità di disoccupazione a tutti e subito».
Lo sguardo però è già al prossimo congresso. Franceschini sa di essere seduto su una poltrona a orologeria e allora mette le mani avanti, con tanto di "istruzioni per l’uso" per disinnescarla. «Io sono libero di scegliere» chiarisce «e quanto al prossimo segretario, non ho legami con questo o con quello. Il nostro limite è l’eccessiva litigiosità interna: ai miei dico, non date pretesti alla stampa. I litigi si fanno in casa, chiudendo le finestre».

Galleria fotografica

Dario Franceschini a Varese 4 di 12
Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 27 Febbraio 2009
Leggi i commenti

Galleria fotografica

Dario Franceschini a Varese 4 di 12

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.