Il Baff accontenta tutti, un festival da tutto esaurito…o quasi

E' ancora presto per fare bilanci ma non si era mai vista tanta gente alle proiezioni serali. Azzeccata la scelta di portare i film anche nei paesi intorno a Busto




La crisi del settimo anno non sembra sfiorare il Baff. Numerosa  l’affluenza ai tanti appuntamenti del festival del cinema, cresciuta rispetto agli scorsi anni.  E’ ancora presto per fare numeri ma l’aria che si respira tra gli organizzatori è di soddisfazione. Sale piene al mattino per le proiezioni dedicate alle scuole, star internazionali d’eccezione e film di nicchia che fino ad ora hanno saputo avvicinare il pubblico adulto negli appuntamenti serali, mentre lo Spazio Festival in piazza San Giovanni si è confermato un ottimo salotto per appassionati e curiosi che intendono incontrare ospiti e artisti. «Una programmazione varia e interessata – il giudizio positivo di Anna Rita e Maria Pia, due pensionate – Lo seguiamo tutti gli anni, abitiamo in centro. Ci piacciono gli appuntamenti pomeridiani e facciamo volentieri un giro nel tendone per vedere i film proposti». E’ una platea di pensionati  quella che apprezza le retrospettive dei grandi registi, come quella dedicata ad Anna Magnani, apprezzata da Lorenzo e Nicoletta, marito e moglie: «La scelta dei classici del cinema italiano nelle retrospettive ci trova d’accordo perchè sono rare le occasioni di vedere vecchi film al cinema, ormai teatro solo di effetti speciali e volgarità».

Allo spazio festival si incrociano  anche molti giovani che vanno matti per Marcello Macchia, alias Maccio Capatonda (foto in alto): «Un mito – commenta Matteo Airoldi, 20 anni – è fuori di testa, non potevo perderlo». Azzeccata anche la scelta di portare il festival nei comuni limitrofi e nelle sale delle periferie bustocche che stanno avendo un buon riscontro di pubblico. E’ lo stesso presidente del festival, Gabriele Tosi a confermare l’aumentato interesse nei confronti delle proiezioni serali: «Non avevo dubbi sulla qualità dei film scelti, ma le sale piene ad ogni occasione mi hanno stupito».  Le star invitate al festival non si sono risparmiate con il pubblico, hanno firmato autografi e si sono fatti fotografare senza nessun problema «Quest’anno con Peter Fonda il festival ha finalmente portato in città un grande mito», il commento di Giacomo Lamperti, 26anni. Davide colleziona foto con attori e personaggi politici e fa la posta tutti i giorni davanti allo spazio festival: «Mi mancava l’autografo di Moccia, con lui sono arrivato a 40 personaggi famosi al Baff». Per Davide e il resto del numeroso pubblico del Baff 2009 ci sono ancora altri personaggi da aggiungere alla loro collezzione come Pupi Avati, Fabio De Luigi e altri personaggi del film "Gli amici del bar Margherita" che sarà proiettato durante la serata finale.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 03 Aprile 2009
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