“Il Baff è cresciuto, ormai tutti lo conoscono”

Francesca Boragno, titolare dell'omonima libreria, per l'edizione 2009 del festival ha organizzato un "salotto" e degli incontri nella struttura allestita in piazza San Giovanni

Non solo cinema, ma anche libri. Se è vero che il Baff è, per definizione, la kermesse del film, altrettanto innegabile è che cinema e scrittura sono due realtà inseparabili. Perché quindi non introdurre anche i libri in questo festival che è arrivato alla sua settima edizione? È l’idea che ha avuto Francesca Boragno, titolare della storica libreria in via Milano, per arricchire ancora di più l’evento. «In effetti – ci spiega – ho seguito il Baff fin dalla sua nascita. Mi incuriosiva e poi fra gli organizzatori ci sono tanti dei miei clienti. E non dimentichiamo che alcuni dei miei collaboratori si occupano di cinema e cineforum». La collaborazione quindi è nata spontaneamente. «Prima abbiamo messo a disposizione la Galleria Boragno per ospitare degli incontri. Poi l’anno scorso ho pensato che lo spazio in piazza San Giovanni era bello e frequentato e che potevamo valorizzarlo meglio». Nell’edizione del 2008 la libreria Boragno ha proposto degli incontri legati al cinema, mentre quest’anno ha deciso di dedicarsi ai libri. «L’obiettivo è quello di invogliare i passanti ad entrare nella tensostruttura. Abbiamo quindi pensato di creare un ambiente confortevole che richiamasse un po’ l’immagine di un salotto di casa». Chi passa per piazza San Giovanni è quindi invitato ad affacciarsi all’ingresso della struttura, prendere un buon libro dalla libreria – naturalmente su tematiche legate al cinema –, accomodarsi su uno dei divani in pelle e godersi la sua lettura. Se poi l’ambiente lo incuriosisce, può anche passare nell’altra parte della tensostruttura e assistere a uno degli incontri in programma. «Fino ad oggi abbiamo realizzato presentazioni di libri, di corti di registi esordienti e di documentari. Pensiamo solo all’iniziativa di sabato con Federico Moccia, con cui abbiamo organizzato anche un aperitivo in libreria e a quella con Mauro della Porta Raffo. In più offriamo a tutti quelli che entrano un buon caffè: abbiamo creato un vero e proprio punto di accoglienza che ormai ha una vita propria».
Un successo quindi, anche di pubblico. «In piazza San Giovanni c’è sempre gente – continua Boragno -, ma anche le sale cinematografiche sono sempre piene. Credo che sia questo il risultato più importante del festival. In sette anni di vita è cresciuto ed è continuamente migliorato: ora tutti a Busto sanno che c’è il Baff. Il festival è cresciuto e ormai tutti partecipano».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 02 Aprile 2009
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