Alla Ignis gli americani a volte ritornano
Ripubblicato negli Oscar Mondadori il libro di Gianni Spartà "Mister Ignis" arricchito di un nuovo capitolo dedicato all'era Whirlpool
In tempi di crisi economica profonda fa bene a tutti ricordare la figura di Giovanni Borghi, imprenditore simbolo del boom economico italiano. Il 15 luglio di 54 anni fa, il patròn della Ignis volava negli Stati Uniti per risolvere il problema dell’isolamento dei frigoriferi, il cosiddetto «fattore k». Era un momento cruciale per la giovane azienda di Borghi: o si trovava una soluzione per ridurre lo spessore del materiale isolante, la lana minerale, o si chiudeva baracca e burattini. Il cumenda la trovò in una società americana, la Atlas, che produceva un espanso, composto da poliolo e isocianato, per i tetti delle case e in sperimentazione alla concorrente Frigidaire.
Quando la delegazione varesina avvistò in lontananza l’Atlas, fu quasi sopraffatta da un senso di sconforto, tanta era la grandezza dell’azienda americana. Lo stesso Borghi voleva tornare indietro, sicuro che nessuno gli avrebbe dato retta. Invece, si fece coraggio. Entrò, fu ricevuto e se ne tornò a casa con la soluzione in tasca.
Questo episodio chiave nella storia dell’azienda varesina è raccontato in “Mister Ignis” (Mondadori) pubblicato nel 2002 dal giornalista Gianni Spartà con la prefazione di Silvio Berlusconi. Il libro è stato ripubblicato recentemente nella collana degli Oscar Mondadori con un capitolo aggiuntivo dedicato all’era Whirlpool. Un passaggio importante sia per l’autore che per l’azienda di Comerio, perché essere negli Oscar Mondadori significa far parte “per sempre” di una selezione che comprende libri importanti, capaci di lasciare una traccia nel tempo. Così come l’hanno lasciata gli elettrodomestici di Borghi.
L’avventura dei frigoriferi targati Varese è cominciata in America con la soluzione del «fattore K» e continua ancora oggi grazie alla presenza di Whirlpool (letteralmente “vortice”), colosso industriale a stelle e strisce che nel 1989 comprò la Ignis dagli olandesi della Philips.
A volte gli americani ritornano.
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