Matricole dell’Insubria a lezione di italiano

Per il mese di settembre, l'ateneo propone tre pre-corsi: oltre all'italiano, si offrono lezioni di matematica e di metodo di studio

«Il livello di conoscenza dell’italiano in provincia è abbastanza buono. Il problema dei ragazzi è che  studiano la lingua in modo scolastico, senza rendersi conto che il linguaggio è la rappresentazione che diamo e abbiamo di ciò che ci circonda. L’approssimazione, l’errore, la trascuratezza nel linguaggio ci rendono colpevoli di falsificazione». Gianmarco Gaspari, docente della Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università dell’Insubria spiega perché l’ateneo ha deciso, tre anni fa, di proporre alla matricole un corso di 20 ore di “Scrittura di base – Analisi e costruzione di testi”.
«Potrebbe essere un progetto ambizioso e supponente – spiega il docente che, al primo anno, insegna tecniche espressive e composizione dei testi – Come possiamo noi insegnare in 20 ore quello che i ragazzi non hanno imparato in 13 anni? Il punto è che noi non insegniamo regole grammaticali o di sintassi. Io voglio che i ragazzi riflettano in modo non scolastico sulla fondamentale importanza di possedere la padronanza della lingua italiana. Li accompagno in un percorso alla scoperta delle funzioni delle parole, delle regole, della logica sottesa ad ogni singola forma».
I ragazzi come accolgono queste sue sollecitazioni?
«In base alla mia esperienza con le matricole di Scienze della comunicazione, posso dire che gli studenti colgono la filosofia di queste lezioni. Imparano a distinguere l’uso dei diversi linguaggi: il politico che usa volutamente un lessico fumoso perché non vuole comunicare chiaramente o la pubblicità che ricorre a strattagemmi per attirare l’attenzione».
Coinvolti in questa riscoperta “ragionata” del linguaggio, quanti studenti corrono a sfogliare la vecchia grammatica?
Di certo, si lasciano condurre in un percorso alla riscoperta di regole dimenticate. L’uso del punto e virgola, per esempio, e chi lo usa più? E se questo è un eccesso, sicuramente più grave è il progressivo abbandono del congiuntivo, del verbo che esprime possibilità. Si riscopre l’attenzione al dettaglio, perché si usa l’h nel verbo avere, per esempio.  Ci sono poi studenti, ma sono pochi, che capiscono quali sono i propri limiti e cominciano a lavorarci».
Quindi non è vero che insegnate a non usare “lo stile SMS”…
Questa è un’esagerazione che era venuta fuori quando lanciammo il corso tre anni fa. Devo dire che i ragazzi sanno come si scrive una tesi. Io direi che la vera questione è proprio avere consapevolezza del proprio bagaglio. Il linguaggio è ciò che noi rappresentiamo agli altri: se siamo fumosi o scorretti, diamo una falsa immagine di ciò che esprimiamo».
In queste sue lezioni, che ruolo ha la stampa?
Beh, devo dire che non sono sicuramente modelli pregiati. Piuttosto vengono analizzati per capire come evolve il linguaggio, come cambia il significato che una comunità attribuisce a determinati termini, come viene “mescolato” pizzicando da vocabolari esteri. È sempre, comunque, una questione di scoperta della logica legata all’uso della parola.
Venti ore per assaporare il fascino di una lingua ricca e precisa, un patrimonio prezioso da non archiviare come materia di studio. Chi volesse iscriversi  ha tempo ancora fino al 2 settembre 2009. L’iscrizione deve essere effettuata utilizzando l’apposita procedura on line (tramite il sito www.uninsubria.it/web/precorsi).

Oltre all’italiano, l’Università dell’Insubria propone anche un pre-corso di “Matematica”, per riprendere e completare le principali nozioni matematiche del triennio finale delle scuole medie superiori. Il corso è della durata di 30 ore, di cui 20 di corso base e 10 di approfondimento facoltativo. Sono ammessi anche studenti non iscritti all’Università degli Studi dell’Insubria, previo pagamento di una quota di iscrizione di 30 euro.

Ultimo corso pre-universitario è quello sul “Metodo di Studio”, della durata di 10 ore, per facilitare l’inserimento universitario favorendo l’acquisizione di un metodo di studio e di strategie  comunicative.

Le iscrizioni saranno accettate fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Per info sui precorsi:
Ufficio Orientamento e Diritto allo Studio
Varese, via Ravasi 2, tel. 0332/219343-2, fax 0332/ 219348
Como, viale Masia 27, tel. 031/3383215, fax 031/3383219
e-mail: orientamento.varese@uninsubria.it
(orari di sportello: lunedì, martedì, giovedì, venerdì 10-12; mercoledì 14-16).

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Agosto 2009
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