Bocce ferme nel Pdl , Colombo e Lo Giudice restano in sella

L'interim ai due ex coordinatori rivela accordi per mantenere gli equilibri. Nessuna rivoluzione a breve

Gli equilibri interni al Pdl di Varese rimangono inalterati e non ci sarà, almeno a breve, nessuna corrente che sopravanzerà le altre. Lo conferma l’ultima indicazione uscita dalle stanze del partito, che ha lasciato la guida, ad interim, ad Aldo Colombo (esponente vicino a Formigoni, segretario uscente di Forza Italia, capogruppo in consiglio comunale) e a Carmine lo Giudice, ultimo segretario del circolo di An prima dello scioglimento.
All’inizio dell’estate, le voci a Palazzo davano per certo l’arrivo come coordinatore cittadino di Ciro Calemme, esponente della corrente del Pdl vicina a Caianiello e Buscemi, a sua volta presidente di Aspem Reti e consigliere di circoscrizione. Gli equilibri interni del Pdl sono in movimento, ma non tanto da ribaltare i rapporti di forza, mentre in questo momento sembrano prevalere la prudenza e gli accordi. Gli alleati del Pdl, sostengono che anche le nomine del comune di Varese siano tutte legate alla situazione interna nel partito di maggioranza relativa, che però un risultato positivo l’ha ottenuto se è vero che, numero legale a parte, non ha mostrato in occasioni ufficiali spaccature clamorose.
In questo momento è Aldo Colombo (foto) che sta tirando le fila del Pdl, in virtù anche di frenetica attività amministrativa che ha un po’ preso il sopravvento. Tra la questione emersa c’è quella delle scuole, le nomine al Molina e altre vicende sul tavolo ancora molto riservate. Nei prossimi giorni si capirà meglio che cosa accadrà. I ruoli di comando del Pdl, in realtà, risentono anche, a cascata, di un ritardo nazionale. Sul territorio, le principali correnti devono attendere  quello che accade in regione, fermo restando il noto “Patto Bossi Berlusconi”, che impone sindaco e presidente della provincia di Varese alla Lega. Il pretendente, Ciro Calemme, nel frattempo, ha incassato un accordo per l’ampliamento di Aspem Reti e anche una stagione alla piscina della Schiranna (gestita da Aspem Reti) con un buon fatturato che dovrebbe mettere a tacere le critiche sui costi di ristrutturazione pagati in parte dal comune.

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Pubblicato il 24 Settembre 2009
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