Commemorazione del “roditore ignoto”, il 4 ottobre di nuovo davanti ai Molini Marzoli
Vinti ma non domi, gli animalisti rinnoveranno il loro attacco alla sperimentazione su animali e alle promesse non mantenute dal Comune
Fra gli appuntamenti autunnali torna quello della manifestazione animalista davanti ai Molini Marzoli. Domenica 4 Ottobre alle ore 16, presso l’ingresso dell’Università dell’Insubria di Busto Arsizio, in viale Cadorna angolo via Alberto da Giussano, si commemora nuovamente, come avviene ormai da anni, il "roditore ignoto", ossia le bestiole sacrificate agli esperimenti scientifici (qui i video della manifestazione dello scorso anno). Come sempre è la LAV – Lega AntiVivisezione a chiamare a raccolta gli amici degli animali per protestare contro le sperimentazioni e le promesse non mantenute dall’amministrazione comunale.
Il 29 luglio il sindaco di Busto Arsizio, Gigi Farioli, e il rettore dell’Università dell’Insubria, Renzo Dionigi, hanno firmato la nuova convenzione per l’utilizzo, da parte dell’Università, dei locali comunali dei Molini Marzoli e della appena ristrutturata Villa Manara. Nonostante il Consiglio comunale avesse approvato, il 4 ottobre 2003, la cosiddetta "Risoluzione di San Francesco", dal nome del Santo amico degli animali, contro lo svolgimento di esperimenti in vivo in città, "la nuova convenzione non contiene alcun vincolo di non-utilizzo di animali nella ricerca, come invece richiesto dalla LAV, invano, per sei lunghissimi anni" scrivono gli animalisti.
"Nonostante questa durissima sconfitta abbiamo ancora la possibilità di fermare la vivisezione nei laboratori dell’Uninsubria di Busto Arsizio; la nuova convenzione infatti , prevede la possibilità, per entrambi i firmatari (Comune e Università), di rescindere unilateralmente la convenzione. Quindi il Comune ha la possibilità e l’opportunità di chiedere all’Università di smettere di utilizzare animali e annullare la convenzione qualora l’Università non ottemperasse. Ma per arrivare a questo è necessaria una mobilitazione costante e crescente contro le pratiche obsolete e eticamente inaccettabili che coinvolgono i numerosi animali utilizzati a fini sperimentali nei laboratori di Busto". "Atrocità" le bolla la LAV, compiute "grazie anche ai cittadini inconsapevoli, che sovvenzionano la sperimentazione animale per mezzo di un’amministrazione comunale che non vuole porsi in un’ottica di ricerca etica e all’avanguardia nella tutela della salute umana e animale".
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