Da Cavaria a Beirut: la lunga strada di monsignor Gabriele Caccia
Il cinquantunenne ex assessore per gli Affari Generali della Segreteria di Stato Vaticana è stato nominato Nunzio Apostolico in Libano da Papa Benedetto XVI
Da Cavaria con Premezzo a Beirut la strada è lunga e complicata, ma monsignor Gabriele Caccia è pronto alla sfida. 51 anni, dall’11 giugno 1993 nella Sezione Affari Generali della Segreteria di Stato, è stato nominato, il 17 dicembre 2002, Assessore per gli Affari Generali della Segreteria di Stato Vaticana. Lo scorso 16 luglio è stato nominato Arcivescovo dal Santo Padre Papa Benedetto XVI, il quale pochi giorni fa lo ha nominato da Nunzio Apostolico in Libano e Arcivescovo della Diocesi di Sepino (CB).
La scorsa domenica 20 settembre la cittadinanza di Cavaria, e non solo, ha potuto riabbracciare Don Gabriele, o meglio Don Caccino come è fraternamente ricordato da tutti, cavariesi e non, che hanno frequentato con lui l’oratorio nei suoi primi anni di servizio. Un percorso prestigioso quello di don Gabriele, nato il 24 febbraio 1958, il più giovane tra gli ultimi Arcivescovi nominati da Papa Benedetto. Ha trascorso la sua adolescenza e giovinezza a Cavaria, da dove ha cominciato la sua strada pastorale. Le partite a pallacanestro in oratorio, le vacanze comunitarie, sono stati per i giovani amici di Cavaria momenti in cui don Gabriele ha saputo insegnare ad essere utili e a responsabilizzarsi verso la comunità. Lui, a detta di tutti, non si è mai tirato indietro, aveva ed ha sempre una parola di conforto.
Sabato 19 settembre ha voluto celebrare, per la prima volta da Arcivescovo, il sacramento della cresima ai ragazzi di Cavaria. Domenica 20 settembre è stato festeggiato da tutta la cittadinanza in occasione della ricorrenza della Madonna Addolorata, compatrona del paese. La chiesa dei Santi Quirico e Giulitta era gremita come non mai; presenti, insieme a don Sandro Re, che ha appena terminato il suo mandato di parroco di Cavaria con Premezzo, anche le autorità civili, guidate dal sindaco Alberto Tovaglieri. L’Arcivescovo ha voluto salutare tutti di persona e cono tutti ha scambiato qualche parola. La festa è poi proseguita in oratorio, dove ha avuto luogo il pranzo comunitario. In serata, a conclusione della sua visita, il neo Arcivescovo ha voluto guidare la processione, in onore dell’Addolorata, per le vie del paese, accompagnato oltre che dalla popolazione anche da alcuni dei suoi compagni di seminario (ordinati sacerdoti 26 anni fa). Il numerosissimo corteo è partito dalla chiesa dei Santi Quirico e Giulitta, per terminare all’oratorio con il saluto di Monsignor Caccia e delle autorità.
Sarà accompagnato, nel suo percorso istituzionale e vocazionale, dalle preghiere dei suoi concittadini e di tutti coloro che lo conoscono.
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