Falla nella diga del Panperduto, in vista lavori di ripristino urgenti

Dal 1° ottobre l'invaso sarà vuotato con tutti i canali derivati per consentire gli interventi necessari a riportare la struttura a piena integrità. Sei giorni di lavoro "round the clock" a letti asciutti: centrali elettriche ferme da Vizzola a Turbigo

La diga del Panperduto (foto) non tiene più e dal 1° ottobre si renderanno necessari interventi urgenti di ripristino della sua integrità, tali da costringere a svuotare il bacino e tutta la rete di importanti canali che da qui si diramano (Villoresi, canale industriale, più a valle lo stesso Naviglio Grande visto che il Ticino stesso sarà interessato in parte dall’intervento). È il consorzio Est Ticino Villoresi, con apposito comunicato, a fare presente che le cosiddette “Porte della sabbia” delle Dighe del Panperduto "hanno purtroppo dato un nuovo segno di cedimento". Dal 10 settembre il fenomeno è andato peggiorando e il Consorzio si è quindi attivato per intervenire d’urgenza onde evitare problemi più seri in seguito.
I tecnici consortili hanno predisposto un progetto d’intervento rapido che tenga presenti tutta una serie di fattori. Tra questi  la necessità di limitare al minimo la sospensione della fornitura idrica alle centrali elettriche, la garanzia del minimo deflusso vitale nel Ticino, la salvaguardia della fauna ittica nel bacino di Panperduto e in tutti i canali derivati, le quantità d’acqua per le altre derivazioni, e beninteso la sicurezza per altri lavori già in corso.

I lavori inizieranno il 1° ottobre e termineranno il 6 ottobre e costeranno 150.000 euro. Solo per salvaguardare la fauna ittica sono stati già spesi altri 50.000 euro. Per la corretta realizzazione del progetto sono coinvolti a vario titolo il Consorzio di regolazione del Ticino, Enel Greenpower, Edipower, la Provincia di Varese e altri enti pubblici ed associazioni che hanno collaborato in tutte le fasi di progettazione.
Le operazioni di regolazione del Lago Maggiore sono già iniziate, a cura del Consorzio del Ticino, e dovrebbero permettere di avere margini di sicurezza durante il periodo dei lavori. Le operazioni di svuotamento dei canali derivati dal Panperduto sono in corso già dal 15 settembre. Il Canale Villoresi è stato svuotato completamente nella scorsa settimana recuperando la fauna presente. Il Naviglio Grande e i Navigli Pavese e Bereguardo hanno già subito progressive riduzioni e saranno totalmente all’asciutto a partire da mercoledì 30 settembre, salvo modeste immissioni per permettere il recupero della fauna ittica prima dell’asciutta totale.
Il Canale industriale sarà messo in asciutta totale tra il 30 settembre e il 1° ottobre, garantendo comunque le quantità d’acqua necessarie alla vita della fauna ittica.
Lo svuotamento del Bacino di calma di Panperduto inizierà il 30 settembre e si completerà nella mattinata del 2 ottobre. L’intervento di sistemazione e rinforzo della Diga durerà inizierà alle ore 8.00 di giovedì 1° ottobre e terminerà alle ore 12.00 di martedì 6 ottobre. L’intervento prevede la formazione di un muro di protezione e rinforzo alle spalle delle portine della sabbia e la creazione di un nuovo condotto provvisorio regolabile per la fuoriuscita dell’acqua e della sabbia.
La soluzione costerà come detto sopra circa 150.000 euro e permetterà la funzionalità delle Dighe sino alla realizzazione degli interventi definitivi di messa in sicurezza che sono già progettati ma ancora in attesa di finanziamento.

Lo svuotamento quasi totale del Bacino di calma del Panperduto "è un evento cui si ricorre rarissimamente" precisa il consorzio, essendo molto complesso e delicato. Negli ultimi 10 anni è la seconda volta che ci si trova costretti a questa soluzione. La chiusura del Panperduto, e quindi del Canale Industriale, costringerà infatti alla fermata le centrali idroelettriche di Enel Greenpower a Vizzola Ticino, Tornavento e Turbigo e la centrale termoelettrica di Edipower di Turbigo.  Si avrà l’occasione di osservare qualche letto normalmente coperto dalle acque, ma i tecnici consortili saranno impegnati giorno e notte, si garantisce, per rispettare i tempi, tassativi, dell’operazione, la quale richiede il coordinamento di numerosi soggetti diversi.
Se la produzione energetica piange, per fortuna lo svuotamento di tutta la rete consortile non avrà ripercussioni sull’agricoltura: la stagione irrigua è praticamente al termine.

Il Presidente del Consorzio ETVilloresi Alessandro Folli fa presente che le dighe, orgoglio dell’industrializzazione lombarda, risalgono ormai, nella loro concezione, a ben 125 anni fa. I bisogni manutentivi sono urgenti più che mai, anche per garantire che storiche vie d’acqua come i Navigli e il Canale Villoresi non restino inutilizzabili a lungo in futuro. "La Regione Lombardia ed Enel Greenpower hanno già manifestato la loro disponibilità a cofinanziare il progetto di ristrutturazione e valorizzazione che costa circa 20 milioni di euro" precisa Folli, "altri soggetti interessati (non citati ndr) purtroppo stanno provocando rallentamenti che, come dimostrano i fatti di questi giorni, danneggiano loro stessi e rischiano di mettere a repentaglio perfino la fornitura dell’acqua per Expo 2015. Sarebbe veramente una sciagura arrivare al 2015 con un Expo che vuole parlare di agricoltura e con la più importante e bella Diga lombarda in attesa di questi interventi. Se ci garantiscono i finanziamenti noi siamo pronti, abbiamo un progetto completo di messa in sicurezza e di valorizzazione e possiamo realizzarlo in tre anni, iniziando subito”. Insomma: fuori i soldi e mettiamoci al lavoro. Come tutte le infrastrutture, anche le dighe non possono aspettare in eterno.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Settembre 2009
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