Fuori il falso: Milano dichiara guerra alla contraffazione
Parte mercoledì 16 settembre la campagna voluta dalla Regione per combattere i prodotti falsi che minano industria e commercio
Tre slogan forti ("10% seta, 90% racket", "La contraffazione non è una montatura" e "Tu compri una borsa e loro ti fanno le scarpe"), con immagini di prodotti del tutto identici al modello originale, ma contraffatti (una camicia, una borsetta e una montatura di occhiali). E da settimana prossima, in concomitanza con l’inizio della settimana della moda, 20 manichini dislocati in altrettanti negozi di Milano, con braccia fasciate, nasi incerottati, collarini su cui è riportata la stessa scritta che "chiude" anche la locandina "Fake off. Made in Italy, contro il falso" (letteralmente "fuori il falso").
– dal 5% al 10% delle vendite di pezzi di ricambio di autoveicoli;
– il 10% delle vendite dei CD e di audiocassette;
– il 16% delle vendite di film (videocassette e DVD);
– il 22% delle vendite di calzature e articoli d’abbigliamento e
– il 35% delle vendite di software.
Le aree maggiormente interessate alla produzione di merci contraffatte sono Napoli, l’hinterland milanese e la provincia di Prato. Interessante, in questo senso, notare che in Lombardia siano presenti solo "focolai" di mercato del falso perché il fenomeno è in rapido decremento soprattutto per quanto riguarda l’hinterland milanese. Rimangono punti di produzione nel Bresciano e nel Bergamasco, mentre a Milano purtroppo rimane alta la circolazione dei falsi. In questo senso una campagna ad effetto non può che aiutarci nel far desistere l’acquirente a comprare merce contraffatta.
Nel 2007 sono stati sequestrati 96 milioni di prodotti alterati di ogni tipo: software (35% delle vendite), calzature e articoli di abbigliamento (22%), dvd (16%), cd e medicinali (10%), pezzi di ricambio per autoveicoli (dal 5 al 10%).
Nel 2008 le Forze dell’Ordine hanno ritirato in Italia 94.953.042 pezzi contraffatti. In Lombardia, secondo la Camera di Commercio di Milano, la contraffazione e il mancato rispetto delle norme sulla sicurezza dei prodotti e sulla tutela del Made in Italy, costerebbero alle nostre imprese 3,4 miliardi di euro all’anno, ovvero circa 4.200 euro per ogni singola impresa.
Le Forze dell’Ordine, nel solo 2008, hanno sequestrato oltre 8,7 milioni di pezzi non in regola, mentre l’Agenzia delle Dogane ha bloccato oltre 580.000 pezzi.
Anche nell’anno in corso il fenomeno non sembra diminuire: fino al 31 maggio le Forze dell’Ordine avevano sequestrato 47 milioni di prodotti con marchi falsi o ingannevoli o di qualità scadente per la sicurezza dei consumatori (più del doppio rispetto al 2008). In particolare, sono 20 milioni i capi falsi del settore moda (+60%), 4 milioni le opere d’ingegno duplicate (+60%), 14 milioni i beni di consumo e 9 milioni i giocattoli insicuri.
Va anche tenuto conto che i prodotti contraffatti sono fabbricati nella maggior parte dei casi nel più completo disprezzo delle norme a tutela della salute e sicurezza, mettendo in questo modo in pericolo il consumatore. Anche il lavoratore stesso è danneggiato da questo processo distorto in quanto, se inserito nelle imprese del falso, subisce una condizione lavorativa priva di quei diritti e tutele previsti dalla legge. Da un’indagine dell’Istituto di Centromarca per la lotta alla contraffazione (Indicam) risulta che il dilagare di tale fenomeno ha provocato la perdita, negli ultimi 10 anni, di 270.000 posti di lavoro nel mondo, di cui 125.000 nell’Unione europea e 40.000 solo in Italia.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
flyman su Ilaria Salis candidata alle europee con Alleanza Verdi Sinistra nel collegio NordOvest
Alberto Gelosia su Ilaria Salis candidata alle europee con Alleanza Verdi Sinistra nel collegio NordOvest
lenny54 su I no vax sono tornati a colpire in provincia: imbrattati i muri della redazione di Varesenews
malauros su I no vax sono tornati a colpire in provincia: imbrattati i muri della redazione di Varesenews
Felice su I no vax sono tornati a colpire in provincia: imbrattati i muri della redazione di Varesenews
PaoloFilterfree su A Varese Salvini prova a ricucire passato e futuro della Lega, ma Bossi non c'è
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.