L’Italia del pedale lancia la sfida Mondiale
La nazionale si è radunata a Villa Cagnola di Gazzada da dove partì la spedizione vincente di Salisburgo 2006. Il ct Ballerini racconta i suoi giorni di vigilia. E Bettini, suo aiuto in ammiraglia, scherza: «Mi alleno con la squadra quando va a bere il Buosino»
Sono arrivati alla spicciolata, anche a causa di un incidente a Milano che ha bloccato nel traffico quelli provenienti da più lontano. Gli azzurri del ciclismo hanno cominciato questa sera – lunedì – il proprio mondiale di ciclismo con il raduno a Villa Cagnola, il centro congressuale e alberghiero che domina dall’alto l’abitato di Gazzada.
Un luogo a suo modo simbolico per il pedale tricolore: innanzitutto c’è il collegamento con il Mondiale varesino di dodici mesi fa, che è ancora negli occhi e nei cuori di chi ha partecipato, anche (ma non solo) per la splendida vittoria di Ale Ballan. E poi c’è il ricorso storico datato 2006, quando la nazionale venne in ritiro a Gazzada prima di volare a Salisburgo dove arrivò la prima stoccata iridata di Paolo Bettini.
Proprio il due volte campione del mondo è stato uno dei primi a raggiungere Villa Cagnola, non più nei panni del capitano ma in quelli (più larghi…) di aiutante del commissario tecnico Ballerini su una delle ammiraglie azzurre. Il "grillo" non ha perso il gusto della battuta e dimostra di conoscere bene il territorio varesino: «Ho portato la bici, mi alleno con la squadra ma solo quando i ragazzi vanno a bere il Buosino» ha scherzato il fenomeno di La California.
Da qui dunque partiranno gli allenamenti dei prossimi giorni, quando sarà possibile incrociare Cunego e compagni sulle strade di casa nostra; mercoledì e venerdì in particolare Ballerini ha previsto l’allenamento "lungo" per provare la gamba sulla distanza. «Tra Basso, Garzelli e Paolini – ha scherzato il ct – abbiamo ottime guide per queste strade. Credo che sia la zona migliore per preparare gli ultimi giorni premondiali: ci sono percorsi ottimali, siamo vicini a Mendrisio e, pur avendo tutto a disposizione, siamo fuori dal caos del traffico. Nel 2006 ci trovammo benissimo e visto come andò allora credo che tornare a Gazzada sia la scelta migliore».
Oltre ai professionisti sono già arrivati a Gazzada gli under 23, guidati dall’iridato a cronometro Adriano Malori, e le due ragazze che gareggeranno a cronometro: Tatiana Guderzo e Noemi Cantele. Le altre giungeranno mercoledì sera e tra esse ci sarà anche l’altra varesina, Valentina Carretta, che sarà riserva nella gara su strada di sabato, come ha comunicato il ct femminile Dino Salvoldi.
Dopo la cena, nel salone al piano terra, tutti in camera, ognuno con i propri passatempi. Ipod, computer e playstation hanno ormai sostituito il vecchio rito della partita a carte, qualcuno si affida a un libro. Ballerini no: «Forse non vi sembra vero, ma nell’ultima settimana il tempo è sempre troppo poco. Così il mio passatempo in questi casi è quello di scrivere le analisi della corsa dell’anno scorso, oppure di ordinare gli appunti raccolti durante gli allenamenti e ancora pensare alle ultime sfumature che non puoi prevedere nel corso dell’anno, ma che devi percepire in questi giorni magici. Sono stufo di guardare corse, mi piace l’adrenalina: questo è il nostro momento». Un menu, quello del "Ballero", che in pochi anni ha portato sulla tavola dell’Italia quattro titoli mondiali e un oro olimpico. Cambiarlo, non avrebbe proprio alcun senso.
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