Nerviano Medical Sciences: i sindacati lamentano ancora qualche incertezza

I sindacati lamentano ancora qualche situazione di incertezza dopo il salvataggio di luglio, «adesso occorre proseguire per il definitivo assestamento del Centro»






La firma dell’accordo di luglio 2009 ha consentito di far uscire dalla emergenza finanziaria NMS (Nerviano Medical Sciences) di Nerviano, grazie al ruolo decisivo svolto dalla Regione Lombardia di concerto con CGIL-CISL-UIL, ma i sindacati lamentano ancora qualche situazione di incertezza «adesso occorre proseguire per il definitivo assestamento del Centro».
La situazione in cui versa attualmente NMS non è infatti «ancora totalmente al riparo dal rischio di un tracollo – dicono i sindacati – che potrebbe portare ad un suo pesante ridimensionamento se non si opererà rapidamente per definire un piano strategico che rimuova le cause che hanno prodotto la precedente grave crisi».
Dopo l’operazione di ricapitalizzazione effettuata nella primavera scorsa mediante l’apporto di capitali, 30 millioni di euro, ad opera di Unicredit non è ancora chiaro il percorso che si vuole intraprendere per rilanciare NMS che per dimensione e qualità è il Centro di Ricerca farmaceutico privato più grande d’Italia.
E’ stata costituita una “New Co.” «che oggi – dicono i sindacati – rischia di apparire come un guscio vuoto senza che siano chiariti questi aspetti che dovranno essere oggetto del confronto tra le parti:

  1. Quali capitali verranno immessi per finanziare il futuro del Centro di Nerviano?
  2. Chi sono gli investitori e quale profilo imprenditoriale hanno?
  3. Quale programma di riqualificazione e rilancio del Centro è previsto?
  4. Su quale piattaforma scientifica si vuole basare la futura attività di ricerca (Piattaforma Chinasica, Purinoma, Collaborazioni con altre aziende)?
  5. Come si intende affrontare il problema dell’accordo con Pfizer che finora ha impedito la messa a frutto dei numerosi progetti di ricerca sviluppati a Nerviano in questi anni?
  6. Quale struttura organizzativa, quale gruppo dirigente e quali professionalità di punta sono indispensabili per riqualificare e rendere maggiormente competitivo il Centro Ricerche anche in base alla evoluzione scientifica degli orientamenti della ricerca oncologica e farmacologica nel mondo?
  7. Quali assetti societari, quale fisionomia imprenditoriale e industriale si vuole attribuire alle Business Units che dovrebbero diventare società autonome (Accelera, API, Drug Products) alla luce delle prospettive di mercato e della loro capacità di essere competitive e in equilibrio economico e in grado di produrre utili?
  8. Quali possibili partners sono individuabili per tutte le varie società in cui può suddividersi il gruppo attualmente denominato NMS, compresa Oncology?
  9. Come si configurerebbe la loro presenza in termini di assetti societari da definirsi e in termini di apporto di capitali?
  10. Come, in che tempi e con che operazioni giuridico-societarie è prevista la fuoriuscita dell’attuale unico azionista di NMS, che ha ribadito più volte e in forma ufficiale di non avere ulteriori capitali da immettere in NMS?»

 Regione Lombardia, in accordo con il sindacato, si è impegnata a salvaguardare il patrimonio scientifico, imprenditoriale ed industriale di NMS. «Chiediamo che tale impegno non venga meno, e che sia precisato e meglio definito nei modi, nei tempi e nella forma».
Le OOSS e la RSU NMS chiedono che gli impegni e la volontà della Regione siano esplicitati, chiariti e definiti attraverso la costituzione di un tavolo per un accordo programmatico in cui siedano tutte le parti in causa, compreso il Governo, che nel 2004 si era impegnato a finanziare l’attività del Centro ricerche con finanziamenti pubblici che non sono mai arrivati oltre al fatto che il Governo attuale ha assunto impegni precisi, finanziari e di rilancio del ruolo di Nerviano, in occasione della firme dell’accordo sottoscritto in Regione nel mese di luglio 2009.
Le OOSS e la RSU NMS chiedono che le attività di ricerca e sviluppo vengano rilanciate in Italia perché, contrariamente a quanto avviene nel resto dei paesi più industrializzati del mondo, in Italia gli investimenti pubblici e privati in Ricerca e Sviluppo sono in calo e non in crescita.

«Nel resto del mondo industrializzato, a partire dagli USA di Barak Obama si considerano di primaria importanza strategica gli investimenti in ricerca ed innovazione, anche come fattore anticiclico per l’uscita in positivo dalla crisi che ha investito il globo.
In Italia si tende a minimizzare gli effetti di una crisi così devastante, il Governo non mette in campo strumenti adeguati, soprattutto in considerazione che nei prossimi mesi l’effetto sull’occupazione, che già oggi è pesante, rischia di diventare ancora più pesante e che il reddito dei lavoratori toccati dalla crisi, dalla cassa integrazione e dai licenziamenti è sempre più insufficiente a coprire le spese di un nucleo familiare.
Attendiamo segnali forti, precisi, inequivocabili da parte della regione Lombardia alla quale chiediamo di svolgere un ruolo di promozione e qualificazione del territorio e da parte del Governo sulla volontà di garantire il futuro del Centro di Nerviano come atto concreto che contribuisca a sviluppare una coerente politica di sostegno alla ricerca e all’innovazione nell’intero paese.
Chiediamo anche a NMS e al suo consiglio di amministrazione un segno forte di assunzione di responsabilità e di impegno a qualificare il futuro.
In NMS attualmente sono impiegati 34 lavoratori con contratti a termine che andranno in scadenza entro la fine del 2009. Per legge, molti di questi contratti non possono più essere reiterati; i lavoratori quindi alla scadenza verrebbero licenziati.
In grandissima parte si tratta di giovani laureati che hanno avuto modo di crescere professionalmente nel periodo di attività lavorativa e che potrebbero dare un contributo a qualificare al meglio il futuro del Centro stesso.
Non è tollerabile che si perdano posti di lavoro qualificati di giovani ricercatori e laureati, quadri e alte professionalità, soprattutto in una fase di grave crisi del paese.
Senza questa assunzione di responsabilità di NMS nei confronti dei ricercatori precari risulta impossibile un confronto serio sul futuro di NMS e sulle esigenze di un suo adeguato rilancio e riorganizzazione.
La Direzione NMS deve garantire l’impegno formale e ufficiale di assumere in forma stabile e a tempo indeterminato i lavoratori in questione.
Questo atto è da considerarsi prioritario, fondamentale e propedeutico all’avvio di qualunque confronto sui futuri assetti societari ed organizzativi del Centro di Nerviano, confronto che comunque deve essere avviato al più presto, senza indugi, come previsto dagli impegni assunti liberamente da tutti, così da consentire la definizione in tempi certi e possibilmente brevi di accordi vincolanti per tutte le parti coinvolte».






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Pubblicato il 08 Settembre 2009
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