Operazione antiprostituzione in pieno centro

Identificata una 32enne cinese che "esercitava" in un appartamento piazza Risorgimento. A Somma Lombardo arrestato invece un giovane marocchino per furto, truffa e clandestinità

Continua l’attività di contrasto all’immigrazione clandestina e allo sfruttamento della prostituzione da parte dei militari della Compagnia di Gallarate.
Questa mattina i carabinieri della locale Stazione hanno fatto irruzione all’interno di un appartamento di Piazza Risorgimento di Gallarate. Era da diversi giorni che stavano acquisendo notizie ed elementi relativi a quanto avveniva all’interno dell’abitazione, anche grazie alla costante presenza del Carabiniere di Quartiere, che si rivela sempre più un prezioso ausilio informativo.
Numerosi sono stati i clienti fermati all’uscita della “casa di appuntamenti” e sentiti poi in caserma, al fine di comprovare l’attività di prostituzione: dai 30 ai 50 euro il costo della prestazione.
Stamattina i militari si sono recati presso l’abitazione e hanno colto sul fatto una cittadina cinese, classe 1977, non regolare sul territorio. È quindi scattata la denuncia ai sensi del nuovo art. 10bis del Decreto Legislativo 286/1998, introdotto dalla recente legge 94/2009, entrata in vigore il mese scorso: si tratta del cosiddetto reato di clandestinità. Alla donna è stato inoltre notificato il decreto di espulsione e l’ordine di lasciare il territorio dello Stato entro 5 giorni, al termine dei quali, in caso di non ottemperanza, sarò passibile di arresto obbligatorio in flagranza.
L’indagine circa lo sfruttamento della prostituzione prosegue, e l’obiettivo è quello di assicurare alla giustizia gli sfruttatori; non si escludono perciò ulteriori sviluppi nei prossimi giorni.

È di ieri sera, invece, un arresto dei carabinieri della Stazione di Somma Lombardo presso l’ipermercato “Il Gigante”.
Qui un cittadino marocchino irregolare, classe 1983, è stato fermato all’uscita dopo aver rubato della merce. Ma questa volta oltre al furto, anche la truffa: il marocchino, infatti, aveva sostituito il codice a barre di un prodotto con quello di un altro decisamente meno costoso, allo scopo di passare le casse con una spesa minima, oltre a essersi occultato negli abiti beni vari per un valore di diverse centinaia di euro.
Lo stesso marocchino era peraltro già stato fermato dei militari di Somma Lombardo il 14 agosto scorso; nell’occasione gli era stato notificato un provvedimento di espulsione con contestuale ordine di allontanamento del Questore. Per tale motivo, oltre che per il furto e la truffa, l’extracomunitario è stato arrestato e condotto presso il carcere di Busto Arsizio.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Settembre 2009
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