Patto di stabilità, i bilanci della Valle Olona tremano

Le due Gorla sforano, Olgiate Olona rifà i conti, a Fagnano e Marnate opere bloccate. Le nuove norme spesso penalizzano i comuni virtuosi

Il patto di stabilità non ferma i progetti di Gorla Minore. I cantieri di asilo (foto a sin.) e piscina non si fermeranno, assicura il sindaco Giuseppe Migliarino, a costo di sforare il patto stabilito dal governo. E’ questa la risposta che il sindaco del piccolo centro della Valle Olona di fronte alle nuove regole stabilite con la manovra finanziaria del dicembre 2008. «La scelta è certamente dolorosa ma conveniva di più per i conti dell’amministrazione sforare il patto piuttosto che rispettarlo – spiega Migliarino – dato che se avessimo deciso di rispettare i parametri di bilancio imposti avremmo dovuto pagare delle penali alle imprese che stanno eseguendo i lavori, ben superiori ai tagli dei trasferimenti che saremo costretti a subire».

Ma le ripercussioni per l’amministrazione non sono da poco come il divieto di assunzione di personale, il divieto di stipulare contratti di servizio con soggetti privati e di impegnare spese correnti in misura superiore all’importo del 2004 (costringendo a ridurre di oltre 1 milione di eurola spesa nel 2009) e la riduzione del 5% dei contributi ordinari dallo Stato che per il comune di Gorla Minore consistono in minori entrate per 60 mila euro. Altra norma, inserita ad agosto, dal governo di fatto delegittima i sindaci che non rispettano il patto di stabilità delegando ai funzionari dello stesso comune il controllo sulla spesa: «In pratica – spiega Migliarino – i responsabili degli uffici non possono firmare impegni di spesa che vanno oltre il limite stabilito per chi sfora il patto di stabilità. Ad esempio era in previsione una certa spesa per rifare la pavimentazione di alcune vie del paese ma abbiamo dovuto rinunciare perchè non c’era nessun funzionario disposto a firmare». Tutto questo pur avendo un bilancio in ordine, senza nuovi mutui grazie alle sufficienti risorse accantonate negli anni scorsi.

Negli altri comuni, dopo i tanti annunci fatti con la complicità della campagna elettorale, ora non si parla più di grandi opere e progetti ma si sta tutti col capo chino sui conti per verificare se si riesce a stare nel patto di stabilità oppure no. A Marnate il sindaco Cerana ha rinunciato, per quest’anno, al rifacimento del centro storico e alla realizzazione dell’area feste. A Olgiate Olona il primo cittadino Giorgio Volpi non si sbilancia più di tanto ma a Villa Gonzaga sono sempre di più i visi preoccupati dopo i tanti annunci pre-elettorali (dalla nuova piscina alla ristrutturazione della stessa storica villa). A Gorla Maggiore il patto è stato sforato già a febbraio con gli amministratori che, dopo essersi tagliati lo stipendio del 15% volontariamente, hanno dovuto subire una riduzione ulteriore del 30% vedendosi dimezzate le indennità. A Fagnano Olona lo stop agli investimenti è stato deciso dal sindaco Roncari sin dall’inizio.

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Pubblicato il 15 Settembre 2009
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