Piano casa regionale: confronto tra l’assessore Boni e gli operatori del settore

Il prossimo 28 settembre si terrà a Ville Ponti un importante convegno sulla Legge della Regione Lombardia. Castelli: “Grande attesa delle imprese e dei cittadini”

Il prossimo 28 settembre si terrà a Ville Ponti un importante convegno sulla Legge della Regione Lombardia per lo sviluppo e la riqualificazione del patrimonio edilizio, forse più nota come Piano-Casa Regionale, organizzato dagli Ordini professionali degli Ingegneri e dei Geometri, con il patrocinio dell’Associazione Costruttori Edili – Ance Varese – .
 
Al Convegno interverrà l’assessore all’Urbanistica della Regione Lombardia, Davide Boni, il propositore di questa legge, nonché un parterre composto dai più qualificati esperti di tematiche urbanistiche.
 
Grande attesa quindi da parte non solo degli operatori del settore, ma di tutti i cittadini per gli sviluppi e le possibilità che questa normativa offrirà, una volta resa esecutiva nei Comuni della nostra Provincia.
 
Infatti poiché abbiamo recentemente raccolto echi preoccupanti dagli operatori per la caduta del trend del settore immobiliare che, a sua volta, ha provocato gravissimi problemi economici ed occupazionali all’industria delle costruzioni, abbiamo proposto una riflessione sulle possibili ricadute innescate dal provvedimento al Presidente di Ance-Varese, Alberto Castelli: «Si, il settore edile stà attraversando un difficile momento alla pari degli altri comparti industriali: a Varese abbiamo perso negli ultimi mesi almeno 2000 posti di lavoro e prevediamo un’ulteriore riduzione nei prossimi mesi dell’anno di almeno 500 operai, a cui vanno aggiunti quelli di tutto l’importante indotto che l’edilizia movimenta.
 
Confidiamo dunque che dal cosiddetto Piano Regionale per la Casa discendano effetti positivi e trainanti poiché stiamo raccogliendo segnali di grande attesa da parte dei cittadini sulle possibilità che questa norma offre per soddisfare fabbisogni reali della collettività in ordine ad ampliamenti della propria abitazione o alla creazione di nuovi alloggi che concorrano a colmare il fabbisogno abitativo e il tutto, si badi bene, senza nuove utilizzazioni di territorio.
 
Infatti per il tramite di questa Legge i Comuni potranno consentire, peraltro con particolari snellimenti burocratici, l’ampliamento delle abitazioni esistenti per far fronte ad esigenze familiari, ovvero la creazione di nuovi alloggi riqualificando il tessuto urbano con iniziative di sostituzione di insediamenti industriali dimessi».
 
Un provvedimento quindi di grande ricaduta economica ed occupazionale coniugata con positivi risvolti sociali ed urbanistici.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 21 Settembre 2009
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