Pronto a partire l’asilo nido della caserma Mara

Un vero gioiellino la struttura completata in questi mesi: tutto è a misura di piccolo. Quattro bambini "civili" indicati dal Comune di Sobiate si affiancheranno ai figli del personale in servizio. Soddisfatti anche capo di stato maggiore e sottosegretario in visita

Dall’altro lato della strada rispetto ad un moderno comando da campo con tanto di mimetizzazione e tecnologie di comunicazione avanzate, spiccano coloratissimi dei giochi per bambini. Siamo in caserma, al comando NATO di Solbiate Olona. E’ qui, dove meno te lo aspetti, che troviamo un vero kindergarten a regola d’arte, dove tutto è a misura di piccolo, dal bagnetto alle brandine per il sonnellino, ai giochi e ai divanetti.
Di norma i militari si inorgogliscono per medaglie e azioni di coraggio, ma al personale della caserma Mara brillano gli occhi per questo specialissimo gioiellino completato in pochi mesi e che entro fine mese ospiterà una quarantina di bimbi fino a tre anni di età. Non solo figli di militari: il Comune di Solbiate Olona, tramite i suoi servizi sociali, indicherà quattro piccoli di famiglie del posto, civili, che potranno essere seguiti presso il nido. Questo sarà affidato a La Chiocciola, che già gestisce un’analoga struttura a Gorla, e funzionerà come un normale asilo nido privato, con le famiglie dei piccoli che pagheranno rette in base alle fasce ISEE. Come spiegano gli addetti alle relazioni esterne, la struttura è venuta a costare sui duecentomila euro circa: meno di molte delle rotonde che percorriamo quotidianamente. La metà del costo o quasi è andata per gli arredi e le rifiniture. Il nido è stato ricavato da una infermeria, modificando i locali e arredandoli con ogni comodità, come detto, a misura di piccolo. I quaranta posti a disposizione sono andati a ruba: ne restano liberi solo quattro, al momento. Sarà possibile fra l’altro l’inserimento anche di piccoli di genitori stranieri e non italofoni, visto che parte del personale cui sarà affidato il nido parla un buon inglese. Ovviamente per i piccoli del personale straniero (dovrebbe già essercene uno turco, mentre un futuro frequentatore greco è… in viaggio in pancia alla mamma) sarà l’occasione di imparare l’italiano in modo perfetto. «Era un’esigenza sentita dai militari» ribadiscono i colonelli Cosimato e Salsotto. La maggior parte del personale è in età da figli piccoli, e ben tre donne in attività al comando hanno bimbi dell’età giusta.
Solo a Casarsa della Delizia, in Friuli, e alla caserma Santa Barbara di Milano si trovano asili “militari”, ma questo è il più moderno. «Ed è importante per questi uomini» commneta il comandante del corpo d’armata di reazione rapida NATO generale Chiarini «sapere che c’è chi pensa ai loro cari anche quando si trovano in missione a mille miglia da qui». Compiaciuto anche il capo di stato maggiore dell’esercito Castagnetti che con il sottosegretario alla difesa Crosetto ha visitato la struttura: «Giusto pensare alla famiglia. Da una grande famiglia, grandi soldati – e un grande esercito».

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Un asilo nido in caserma 4 di 10
Redazione VareseNews
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Pubblicato il 09 Settembre 2009
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