Tra 20 giorni sapremo se ci sono i soldi per i dipendenti comunali

Presidio a Palazzo Estense per il fondo contrattazione decentrata, Fontana parla con i lavoratori e prende tempo

E’ stata siglata una tregua temporanea nel contenzioso tra dipendenti comunali e amministrazione. In un faccia, ieri sera in comune, il Sindaco Attilio Fontana ha assicurato ai rappresentanti sindacali che entro 20 giorni verificherà la possibilità di impegnare una cifra per la contrattazione decentrata. Tradotto: i lavoratori chiedono che il fondo messo a disposizione dal comune ogni anno, sia portato a 450mila euro, con aumenti e altri incentivi che grossolanamente toccano ogni comunale per 500 euro annuali. C’è dentro la progressione verticale, come viene chiamata in gergo tecnico, ma anche altri incentivi ad esempio per le giornate di neve, più una serie di competenze di varia natura.
Ogni anno, si ripropone il braccio di ferro. La Rsu questa volta ha deciso di portare tutti a palazzo durante il consiglio comunale e il sindaco, con il vicesindaco Giorgio DeWolf e il segretario comunale Filippo Ciminelli hanno discusso con i lavoratori nella sala dei matrimoni, affollata di gente, per un presidio clamoroso che segue una assemblea convocata nel pomeriggio.
Risultato: il sindaco Fontana convocherà un nuovo tavolo tra 20 giorni. Nel frattempo, deve fare due verifiche. La prima è contabile. Il Comune sta per affrontare un nuovo assestamento di bilancio e deve verificare che sia possibile impegnare quei soldi. Il secondo è giuridico. La corte dei conti, a Roma,  ha dato una interpretazione alla finanziaria sfavorevole all’uso di quelle risorse, ma la sezione regionale della Corte invece lascia lo spiraglio aperto. In che senso? La finanziaria stabilisce che un comune non possa spendere più dell’anno precedente per i costi del personale. Varese ha affrontato già la spesa per stabilizzare i precari, inoltre vi è stato l’aumento determinato dai contratti nazionali di categoria. La Corte dei conti lombarda sostiene che quest’ultima spesa non vada considerata nel calcolo, ma a Roma dicono il contrario. Fontana ha dato mandato all’ufficio legale di verificare. La Rsu risponde che altri comuni hanno invece già dato via libera ai soldi del fondo di contrattazione decentrata, perché Varese no? Ma secondo sindaco e vicesindaco, se qualcuno ha fatto passi azzardati questo non significa che Palazzo Estense li debba seguire.
I rappresentanti sindacali sono stati molto decisi nel chiedere i soldi del fondo, che ogni anno richiede una certa contrattazione, anche se nel 2009 si è toccato un livello di conflittualità notevole;  si è arrivati anche a scioperi e manifestazioni, in una situazione di bilancio ristretto che obbliga la giunta a prendere posizioni che dividono: doverose e coraggiose per la maggioranza;  miopi e poco generose per i sindacati.
 

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Pubblicato il 28 Settembre 2009
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