Un concerto dedicato a don Luigi Cantù

Gran pienone nel parco di Villa Mazzocchi per l'esibizione degli Ars Cantus

In occasione del primo anniversario della scomparsa di don Luigi Cantù, la Parrocchia Natività di Maria vergine e il Comune di Azzate hanno offerto il concerto degli Ars Cantus. Hanno partecipato alla realizzazione anche l’associazione RagAzzate, Pro Loco Azzate, il Gruppo Alpini, Santa Caterina di Buguggiate e la Protezione Civile di Brunello e i volontari della Parrocchia.
L’Ars Cantus, il gruppo sinfonico-lirico varesino, guidato dal mestro Giovanni Tenti composto dal Coro di Voci Bianche, Coro Sinfonico e l’Orchesta Sinfonica hanno dato il loro primo concerto in Italia, ad Azzate, dopo esser stati con successo, nel passato mese di luglio, in Austria a Vienna al Musikverein e al Minoritenkirche. La tappa viennese è stato un evento molto importante, l’Ars Cantus è stato uno dei rarissimi gruppi italiani ad esser invitati nei luoghi dove si sono esibiti maestri come Riccardo Muti, Claudio Abbado e Uto Ughi. Il concerto azzatese si è svolto a Villa Mazzocchi, il cui parco stentava a contenere i partecipanti.
Infatti così come successe l’anno scorso, per salutare don Luigi Cantù, vennero in migliaia al suo ultimo viaggio. Ieri sera (domenica 6 settembre) arrivarono in molti a ricordarlo.
Don Luigi era monzese di nascita in quel di giugno 1929, fu ordinato sacerdote dal Cardinale Ildefonso Schuster nel 1954 e subito dopo la prima messa l’Arcivescovo l’ordinò come vice direttore al seminario di S. Pietro a Seveso. Di quegli otto anni amava ricordare quando incontrava i numerosi sacerdoti che aveva aiutato a diventare preti; "ho la soddisfazione di un lavoro ben riuscito".
Nel 1962 inizia un periodo di dodici anni in cui si trova a Saronno, mandato dal cardinal Colombo come coadiutore della Parrocchia Prepositurale e destinato come assistente della gioventù femminile dell’Azione Cattolica.
Facendo un confronto fra le precedenti esperienze, Don Luigi disse: "A Seveso, il mio compito era di educare i giovani a diventare preti, a Saronno era di educare le ragazze a diventare spose e madri, anche in senso cristiano; ad Azzate il mio impegno è di proporre, coordinare, incoraggiare tutto quanto è ad utilità comune". Fino a pochi anni fa, venivano a trovare Don Luigi le ragazze di Saronno, ora nonne.
Negli ultimi tren’anni Don Luigi era diventato azzatese di adozione, ha conosciuto diverse generazioni e nella sua esperienza sacerdotale raccontava di persone che si erano affidate a lui come guida spirituale, ma nello stesso tempo gli davano delle lezioni di vita spirituale e di ascetica che non se lo immaginava neppure. Infatti, nei sui oltre 50 anni di sacerdozio, di cui ben 30 trascorsi ad Azzate, ha saputo accogliere appieno il suo compito di Pastore. Un alto punto di riferimento per risolvere un problema, un consiglio, una mano nei momenti di difficoltà personale, anche nei momenti politici particolari della vita azzatese.
Appena tre anni fa, nel 2006, ha passato il testimone di parroco e di decano a don Angelo Cavalleri per raggiunti limiti di età, poi in una tersa giornata di fine estate settembrina, la comunità azzatese si è così stretta attorno a Don Luigi, c’erano tutte le Associazioni di Azzate, le stesse che Don Luigi paragonava ad una orchestra; "è bene che ogni Associazione suoni il proprio strumento in armonia con gli altri". E proprio un’orchestra, l’Ars Cantus, ieri sera (domenica 6 settembre) l’ha ricordato.
E così come un anno fa, anche ieri sera (domenica 6) Villa Mazzocchi (di fronte alla chiesa) era al completo. L’Ars Cantus ha presentato "Armonie Stellari", il meglio del loro repertorio che include opere di Giuseppe Verdi, Gioacchino Rossini, Giacomo Puccini e John Williams. Opere eseguite magistralmente da Ars Cantus che hanno saputo prendere l’animo dai molti azzatesi ed ospiti, infatti al seguito del bis c’è stata una standing ovation di qualche minuto.

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Pubblicato il 07 Settembre 2009
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