Vuelto, Basso guadagna una posizione

Nell'ultima tappa con salite vinta da Cobo va in crisi l'olandese Gesink: Ivan lo scavalca ed è terzo. Sabato la cronometro di Toledo. «Ci ho provato, ora devo fare attenzione a Evans per mantenere il podio»

Una buona e una cattiva notizia per Ivan Basso dalla terz’ultima tappa della Vuelta di Spagna. Nella frazione che prevedeva tre colli di prima categoria e l’arrivo a La Granja, poco dopo la salita del Navacerrada, il varesino non è riuscito a portare l’attacco alla maglia oro Valverde e agli altri uomini di classifica ma al termine della giornata è comunque riuscito a guadagnare una posizione in classifica generale. La tappa è andata al corridore iberico Juan José Cobo Acebo, portacolori della Fuji-Servetto, la squadra del "nostro" direttore sportivo Stefano Zanini.

Basso (foto di G. Cottini) è ora sul podio virtuale della corsa a tappe spagnola, terzo a 1’45" dal leader della Caisse d’Epargne, in virtù del crollo odierno dell’olandese Robert Gesink. Il forte capitano della Rabobank infatti ha patito il dolore al ginocchio procuratogli da una botta colta due giorni fa, ha cercato di resistere al ritmo dei migliori ma sull’ultima erta si è definitivamente staccato accusando quasi cinque minuti di ritardo. Alle spalle di Basso c’è però un cliente pericoloso, l’australiano Cadel Evans, che nella cronometro del sabato potrebbe attaccare le prime posizioni; un appuntamento curioso quello contro il tempo, 27,8 chilometri con partenza e arrivo nella bella Toledo, non lontano da Madrid. Tra i favoriti per il successo finale infatti non spicca alcun grande interprete delle cronometro ma piuttosto diversi buoni corridori anche in prove di questo tipo; per questo i favori vanno ancora a Valverde ma Sanchez, secondo in classifica, non pare intenzionato a darsi per vinto. Basso contro le lancette ha finora avuto problemi in questa stagione e forse proprio Evans potrebbe davvero tentare il miracolo.
Alle spalle dei primi quattro è ancora bravo lo spagnolo Mosquera, così come l’altro italiano, Paolino Tiralongo: il corridore della Lampre ha tagliato il traguardo con i migliori e conquistato il settimo posto in classifica.

«È stata la tappa in cui giocarsi – ha spiegato Basso subito dopo il traguardo – le ultime possibilità e credo, senza peccare di presunzione, di aver mantenuto la parola. Sulla penultima salita ho provato un forcing, ma il terreno non consentiva un attacco in solitaria. Sull’ultima, grazie allo stupendo lavoro di Szmyd, siamo riusciti a fare selezione, nonostante fosse un’impresa ardua staccare i migliori. Il forfait di Gesink mi ha permesso di guadagnare il podio ma il vantaggio su Evans, vista la cronometro di domani, è tutt’altro che rassicurante. Cadel meriterebbe una posizione diversa già ora, dato che il ritardo accumulato è frutto, più che altro, di un guaio meccanico in un momento sbagliato. Domani ci attende una cronometro particolare, ne lunga ne lineare. Non esistono strategie per vincere ma solo le forze. Io darò il massimo per mantenere il podio».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 18 Settembre 2009
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