A lezione di Genesi con il Cardinal Martini

“In principio Dio creò il cielo e la terra”. Il volume “Genesi” di Antonio Bandirali, edito dalla Lativa di Varese e da Colophonarte di Belluno sarà presentatp sabato 31 ottobre alle 17.30 in via S.Luigi Gonzaga 8

“In principio Dio creò il cielo e la terra”. La presentazione del volume “Genesi” di Antonio Bandirali, edito dalla Lativa di Varese e da Colophonarte di Belluno, in edizione particolare di 49 esemplari, di Antonio Bandirali, affiancata da una mostra illustrativa delle immagini del testo ed accompagnata dalla proiezione in prima visone del video Genesi realizzato da Silvia Costeloe, producer alla BBC di Londra, avrà luogo sabato 31 ottobre alle 17.30 nella Sala Convegni IRIS – Aloisianum di Gallarate in via S.Luigi Gonzaga 8.
Interverranno il Cardinale Carlo Maria Martini (già arcivescovo di Milano), Padre Roberto Busa S.J. (pioniere nel campo applicativo dell’informatica in ambito umanistico); don Giacomo Marzorana (direttore dell’ufficio dei beni culturali della diocesi di Belluno-Feltre); il professor Giampaolo Cottini (docente dell’Univesità Cattolica di Milano), il professor Egidio Fiorin (fondatore e direttore di Colophonarte di Belluno); il dottor Giuseppe Redaelli (presidente di Varesevive e della casa editrice Lativa); introdurrà l’evento Edoardo Guenzani (presidente dell’IRIS Istituto Ricerche Integrazione Sociale).  
 
La Genesi racconta agli uomini l’afflato della creazione dell’universo. I suoi versi da secoli e le sue narrazioni evocate nei primi 3 versetti, hanno sempre affascinato credenti e studiosi. L’illustrazione della Genesi di Antonio Bandirali è stata seguita, fin dall’inizio, da padre Roberto Busa SJ e da Carlo Maria Card. Martini, che hanno analizzato, in una serie d’incontri, la forma e la struttura dell’opera.
 
Antonio Bandirali si è interrogato a lungo sulle origini dell’universo, sul motivo e significato della presenza dell’uomo sulla terra, oltre che sui valori della vita. Ha perciò cercato di dare, ai primi sette giorni della creazione, una chiave di lettura personalistica, ma che potesse stimolare il lettore verso momenti di riflessione e contemplazione, realizzando delle immagini libere dai vincoli di un realismo statico, trasfigurandole e trasformandole in suggestioni dinamiche, che si esprimono nella visione di fusioni di luci e colori.
Il Cardinale Martini, nel suo testo di presentazione dell’opera, evidenzia non solo l’ovvio – i sette giorni della Creazione –ma anche l’occulto, sottolineando il significato – dichiarato e nascosto – del numero sette in questa parte della Bibbia. Se, in ebraico, il primo versetto è composto di sette parole, il secondo ne ha quattordici; il nome di Dio compare trentacinque volte e la parola terra viene menzionata ventuno.
 
Per Informazioni
Iris –Aloisianum 0331 770934
Associazione VareseVive 0332 330444

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Pubblicato il 26 Ottobre 2009
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