“Basta sparare sulla mobilità alternativa”

Legambiente "indignata" dai più recenti sviluppi locali in materia, attacca Farisoglio e Vitali rispettivamente per la cancellazione della stazione di Castellanza est e per l'atteggiamento sulla questione del terzo binario FS

"Il circolo Legambiente Busto Arsizio è profondamente indignato da alcuni recenti sviluppi proposti sulla scena politica locale in tema di ferrovie e mobilità su ferro". Qiuesta la posizione messa nero su bianco dal presidente del circolo bustese Andrea Barcucci. "Adesso che stiamo per vivere i mesi peggiori per l’inquinamento da polveri fini", scrive, "dall’assessore regionale Cattaneo e dai sindaci di Castellanza, Farisoglio, e di Legnano, Vitali, giungono terribili segnali di sottovalutazione dei reali problemi riguardo le esigenze di mobilità e di trasporti pubblici dei nostri e loro concittadini. Stop alle ferrovie, soldi col fiato corto, attenzione esclusiva per la cementificazione ed alla demagogia dei PGT".

Tra i temi che "bruciano" la prevista cancellazione della "stazione Est" di Castellanza, al confine con Rescaldina.
"Arrivati ad un passo della richiesta di annullamento al Tar della VAS del Comune di Castellanza, questa Amministrazione Farisoglio si permette la licenza di fare carta straccia dell‘Accordo di Programma col quale regione Lombardia, FNME e gli altri enti interessati avevano sottoscritto la fattibilità e i soldi necessari allo scopo, sei milioni di euro.
Tra i molti e fantastici motivi addotti, il più assurdo è lo storno delle finanze dalla borsa per la nuova stazione Castellanza Est, per completare la stazione di Castellanza Ovest, quella sita in Busto Arsizio. Prendi i soldi e scappa, sembra dire la Giunta Farisoglio.
Proprio perché il nostro circolo si è mosso per partecipare alla VAS per il PGT, adesso si inventano quel tipo di argomenti che mai una seria Vas avrebbe permesso : ‘un edificio nel deserto’, tra ‘infrastrutture mancanti’ (strade?!), ‘verde pubblico’ inserito nel PGT. Una serie lunga di bugie e di menzogne, a scapito della mobilità di Castellanza Est, detta Castegnate, e dei cittadini di Legnano e Valle Olona. Ci siamo vergognati noi per loro".

C’è poi la patata bollente del terzo binario a Legnano.
"L’amministrazione del sindaco Vitali, assieme ad altri politici locali, sta conducendo da mesi una campagna stampa diffamatoria al terzo binario della linea del Sempione. Anche se Vitali può invocare di non avere colpe recenti nelle urbanizzazioni e nella costruzione di edifici attorno alla linea del Sempione, ci sentiamo molto perplessi nella sua continua proposta di concedere aumenti di volumetria a quelle costruzioni che saranno abbattute, per ricostruirle da altre parti.
Il vincolo urbanistico di tipo ferroviario è una legge vigente da alcune decine di anni; costruire in prossimità di ferrovie (ma non solo:anche di strade, aeroporti e altre strutture), è sempre stato un rischio calcolato da parte dei proprietari, anche prima del vincolo legale. Questo significa che il mancato rispetto delle distanze dai binari è sempre stato una concessione che aveva una scadenza già prefissata, sottoposta alle necessità delle reti.
Non è assolutamente corretto parlare della perdita di valore di questi immobili in relazione al Terzo binario, in quanto è una stima immobiliare ovvia per la collocazione dell’immobile. Salvo chiedere che si sposti la montagna, la ferrovia, per andare incontro ai Maometto nostrani, pochi proprietari che vogliono aumentare i propri guadagni a spese di un’importante infrastruttura civile e sostenibile.
Come a Castellanza, sotto lo scudo del Piano Governo Territorio, centralistico e politicizzato; il contrario delle pratiche di trasparenza e partecipazione che per il PGT".

Morale: "Invitiamo i due Sindaci citati e le loro giunte" conclude Barcucci "a progettare qualsiasi cosa che soddisfi le reali necessità ambientali dei cittadini altomilanesi. Scambiare un vuoto futuro, fatto di licenze e di piani futili, con le necessità di modernizzazione del sistema trasportistico locale sarà un’offesa alla sostenibilità ed alla salute di decine di migliaia di residenti. E, comunque, non siamo qui a richiedere che il rispetto di atti e di infrastrutture già approvate. I colpi di spugna di Farisoglio e di Vitali fanno veramente male alla nostra salute ed alla legalità pubblica".

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 18 Novembre 2009
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