Dopo l’Australia, anche altre nazioni interessate al Varesotto

Sopralluogo del presidente della Provincia e del sindaco Paronelli nel cantiere in riva al lago dove sta crescendo l'hub destinato agli atleti australiani

Hub degli Australiani che sta crescendo sulle rive del lago a Gavirate17 agosto 2010. È questa la data ufficiale scritta nei documenti in possesso della Provincia. Per quella data, Villa Recalcati consegnerà le chiavi della struttura recettiva destinata agli sportivi australiani.
Dopo una gestione tormentata e un avvio problematico, dal giugno dello scorso anno il centro sportivo degli australiani è entrato finalmente nel vivo e i lavori procedono senza intoppi: « Meglio essersi accorti in tempo dei problemi provocati dalla falda» hanno commentato i tecnici della I.Tec che hanno vinto l’appalto pubblico grazie ad un ribasso del 30%.
Dopo l’abbattimento dell’ex palestra dello scientifico e lo scavo per le fondamenta, in effetti, c’era stato uno stop prolungato che molte critiche e parecchi dubbi aveva sollevato sulla bontà del progetto e sull’effettiva presenza dei finanziamenti. «I ritardi – spiegarono a Varesenews i dirigenti della Provincia – erano legati ad una rivisitazione del progetto da parte degli australiani, progettazione che chiese più tempo di quello preventivato». Quando, nel dicembre 2008, il progetto arrivò dall’Australia, Villa Recalcati riuscì a far partire e ad assegnare l’appalto.

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Cantiere dell’hub degli Australiani 4 di 13

«Siamo finalmente qui a verificare il frutto dei nostri sforzi – ha dichiarato il sindaco di Gavirate Felice Paronelli nel corso del sopralluogo avvenuto in mattinata- Noi abbiamo sempre lavorato per questo risultato, anche quando le cose sembravano non filare dritto. Oggi, stiamo riscontrando un crescente interesse su queste nostre zone. Richieste stanno arrivando anche da altre nazionali, come il Giappone o il Brasile».

Varese, quindi, meta di turismo sportivo? È un’opportunità che il Presidente della Provincia Dario Galli accarezza con vivo interesse: « Noi possiamo offrire, per il canottaggio, un bacino naturale che molti ci invidiano perchè possiamo offrire due campi di gara alternativi. Non dimentichiamo, poi, che la nostra capacità ricettiva è elevata e qui possono trovare accoglienza anche altre nazionali».

Il centro sportivo europeo (European Trining Center) sarà costituito da due bracci perpendicolari: il primo frontale al lago di due piani e uno perpendicolare di tre. Al pian terreno troveranno spazio le funzioni collettive di ricreazione oltre a palestra, mensa, cucina, centrale termica. Al primo piano ci saranno gli uffici amministrativi oltre alla palestra, a un laboratorio di fisiologia dello sport, a tre sale per visite mediche e a un’area con vasche terapeutiche. Al piano superiore saranno collocate le 25 stanze che ospiteranno fino a 50 atleti.

Soddisfatto anche Warwik Forbes, che rappresenta  l’Australian Institute of Sport: «Stiamo seguendo passo passo i lavori e ci stiamo preparando per entrare sin da settembre. Una volta consegnata la struttura, saremo noi a occuparci di arredi e informatizzazione e ci stiamo già organizzando».

L’hub degli australiani verrà realizzato anche tenendo d’occhio l’ambiente: « L’impianto di condizionamento – spiega un tecnico della Provincia – prenderà l’acqua della falda acquifera sottostante per alimentare il sistema di refrigerazione. Mentre stiamo anche valutando di ampliare l’impianto fotovoltaico previsto sul tetto. L’aggravio di spesa non peserà sull’opera grazie al ribasso d’asta della ditta vincitrice».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 03 Novembre 2009
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