Due omicidi in tre mesi: paese in rivolta contro i rom

Una fiaccolata di soliderietà per la morte di un commerciante ambulante è sfociata in una rivolta. Sassaiola e atti vandalici nel quartiere abitato dagli zingari

Una fiaccolata di solidarietà è sfociata in rivolta. È accaduto ad Alba Adriatica, in provincia di Teramo, dove Emanuele Fadani, commerciante di 37 anni, sposato e padre di una bimba di sei anni, è stato ammazzato di botte. Accusati sono tre ragazzi rom.
Oltre duecento persone si sono ritrovate nel pomeriggio per esprimere solidarietà ma, soprattutto, per protestare contro il secondo omicidio avvenuto in tre mesi e di cui sono accusati gli zingari. I dimostranti hanno sfilato sino alla caserma dei carabinieri dove due dei tre ragazzi erano interrogati (il terzo è fuggito). La protesta si è spostata nella zona nord della cittadina dove risiede la comunità rom: auto rovesciate e danneggiate, pietre e altri oggetti lanciati contro le abitazioni dei rom.

Il 9 agosto scorso, un cameriere di 23 anni, Antonio De Meo, venne aggredito e ucciso con la stessa ferocia in un paese vicino a Teramo. Uno dei presunti aggressori è lo zio del minorenne arrestato ieri.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Novembre 2009
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