Fitch conferma, Busto più ricca della media Ue

L'agenzia di analisi finanziaria ha anche defnito stabili le prospettive finanziarie a lungo termine. A Busto pil pro capite superiore alla media Ue del 20%. Confermato il rating A per il miglioramento del bilancio

FitchRatings ha confermato al Comune di Busto Arsizio il rating di lungo termine ‘A’ ed il rating di breve termine ‘F1’. Il rating si riferisce al debito per mutui e prestiti di €60 milioni circa e futuro indebitamento. Le prospettive sono stabili. Il rating considera la dinamicità del tessuto economico locale, i solidi risultati operativi ed il moderato livello di indebitamento, come pure le potenziali pressioni sulla liquidità. In futuro il rating potrebbe essere aumentato qualora la crisi economica non avesse impatti significativi sulle finanze comunali riflettendosi in una conferma del margine operativo al 15% delle entrate correnti e del rapporto di copertura del debito finanziario residuo con il margine corrente intorno a 10 (anni). Di converso, il rating potrebbe essere ridotto qualora in un contesto di entrate da tributi, servizi pubblici e trasferimenti sostanzialmente stagnanti, il mancato controllo della crescita della spesa corrente inducesse il margine operativo a scendere verso il 10% delle entrate correnti. Busto Arsizio continua a beneficiare di elevati indicatori socio-economici come dimostrano il PIL pro-capite del 20% superiore alla media UE ed il tasso di disoccupazione del 4%.

Il network di piccole e medie imprese con vocazione all’export – di cui circa 2,000 ad alto contenuto tecnologico specializzate, tra gli altri, nei settori dell’aeronautica e del tessile – ha dimostrato una buona capacità di reazione alla crisi economica in atto, anche grazie alla capacità di innovazione di prodotto e di processo. La dinamicità del tessuto economico locale dovrebbe contribuire a limitare la riduzione del PIL a circa il 3% nel 2009, a fronte del 5% atteso a livello nazionale. Trasporti, turismo e commercio dovrebbero favorire la crescita del PIL di circa l’1% nel 2010, limitando l’aumento del tasso di disoccupazione a circa il 5%, al di sotto della media UE (10%).

Il margine operativo del Comune è solido, ed atteso da Fitch rimanere stabile a circa €10m annui ossia il 15% delle entrate correnti nel periodo 2009-2011, continuando a coprire le rate annue per il rimborso di mutui e prestiti per circa 1,3 (volte). La possibilità di ridurre la spesa corrente discrezionale, principalmente nei settori sport e cultura, gli eventuali risparmi derivanti dall’esternalizzazione dei servizi di gestione della rete fognaria e del verde pubblico, e la possibilità di aumentare la tassa sui rifiuti dovrebbero bilanciare l’atteso calo degli oneri di urbanizzazione a circa
€10m annui da una media di circa €12m del 2006-2008, nonché la potenziale riduzione dei trasferimenti statali. Il ciclo degli investimenti 2009-2011 per il miglioramento di scuole, strade ed immobili, atteso da Fitch a circa €60m, dovrebbe essere auto-finanziato per circa il 75%.

Trasferimenti, principalmente dalla Provincia, per circa €10m, proventi dalla vendita di aree edificabili per circa €20m, e risorse correnti per circa €15m dovrebbero limitare la spesa in disavanzo a circa il 3% delle entrate totali, anche grazie al possibile coinvolgimento di operatori privati nel finanziamento di opere di minor rilevanza/durata tra cui, ad esempio, la manutenzione straordinaria delle strade. Il debito per mutui e prestiti del Comune di Busto Arsizio, sceso a circa €60 milioni dai €75 milioni del 2006, dovrebbe mantenersi intorno a tale livello anche nel medio termine, poiché Fitch ritiene improbabile che eventuali minori entrate da alienazioni possano essere completamente sostituite dal ricorso a mutui e prestiti obbligazionari, stanti anche i limiti imposti del patto di stabilità. La stabilità dell’indice di copertura del debito con il margine corrente (che indica il numero di anni necessario a rimborsare integralmente il debito residuo qualora tutto il margine fosse utilizzato a tal fine) a circa 7-8 anni, inferiore alla durata media del debito di circa 9 anni, dovrebbe altresì essere sostenuta dalla volontà dell’amministrazione di dare esecuzione ad investimenti già finanziati per circa €90m.

I tassi di riscossione delle entrate proprie sono migliorati rispetto alla media di circa il 90% degli anni 2005-2006, contribuendo all’equilibrio fra incassi e pagamenti nonché all’aumento dell’indice di copertura del servizio del debito. Pressioni sulla liquidità potrebbero tuttavia originarsi per effetto del graduale assorbimento di risorse liquide generato dal progredire degli stati di avanzamento lavori degli investimenti già finanziati, anche in conseguenza di un eventuale allentamento delle disposizioni del patto di stabilità interno.

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Pubblicato il 24 Novembre 2009
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