Gam e Puccini, i lavoratori annunciano lo sciopero

Lunedì 23 novembre il consiglio comunale vota la costituzione della Fondazione che gestirà la nuova Galleria d'Arte Moderna. Contro i trasferimenti i lavoratori promettono battaglia

Tra Comune lavoratori è muro contro muro sulla questione dei trasferimenti di personale comunale agli istituti di diritto privati che gestiranno Puccini e Galleria d’Arte Moderna: oggi, una settimana prima del consiglio comunale che delibererà la costituzione della Fondazione Gam, i rappresentanti dei lavoratori annunciano di aver avviato le procedure per la proclamazione di uno sciopero.  «In questo Comune, evidentemente, servizi e dipendenti sono considerati alla stessa stregua di oggetti inanimati, da spostare, trasferire e vendere».
 
«Dopo il trasferimento forzato di dipendenti comunali alla Scuola Puccini (personale docente), condotto rifiutando qualunque dialogo con le parti in causa – scrive la Rappresentanza Sindacale del Comune-, calpestando ogni garanzia, ad iniziare dalla sicurezza del posto di  lavoro, ora si ripropone la medesima situazione per ad altri sei  dipendenti comunali che l’Amministrazione vorrebbe trasferire dal 1° gennaio 2010 ad una fondazione privata: l’11 novembre l’Amministrazione ci ha convocato comunicandoci l’intenzione di trasferire la Galleria d’arte Moderna ed il personale comunale impiegato in quel servizio ad una fondazione privata in fase di costituzione». Sulla nuova Fondazione si sta procedendo a tappe forzate, dopo un lungo silenzio legato al confronto con Ministero dei Beni Culturali: lo Statuto sarà approvato in commissione giovedì 19, mentre la costituzione della Fondazione potrebbe approdare in consiglio comunale già lunedì 23 novembre.
«E’ a dir poco paradossale che sia già stata fissata la data del trasferimento del personale ad una Fondazione che ancora non esiste e sicuramente nessuna informazione o concertazione può essere considerata esperita, come sembra far intendere questa Amministrazione, in assenza del cessionario (art 47 L428/90 e artt. 6 e 7 CCNL).In quell’incontro è emersa la volontà di trasferire forzatamente insieme alla Galleria d’arte Moderna anche il personale comunale, senza alcuna garanzia sul mantenimento del posto di lavoro e dei diritti previsti dal CCNL Enti Locali e dello Statuto dei Lavoratori (che in strutture private si applica solo in presenza di più di 15 dipendenti). In questo Comune, evidentemente, servizi e dipendenti sono considerati alla stessa stregua di oggetti inanimati, da spostare, trasferire e vendere».

«In gioco, invece, ci sono persone in carne ed ossa, vite che vengono devastate da decisioni che sottraggono garanzie ai lavoratori per trasferire servizi pubblici ai privati. Servizi che con l’esternalizzazione costeranno di più!» La preoccupazione della rappresentanza sindacale non è infatti rivolta solo ai lavoratori, ma riguarda anche i costi dei nuovi soggetti di diritto privato: «Abbiamo provato a realizzare una stima del costo della GAM trasferita ed esternalizzata, ed a nostro avviso costerà il doppio rispetto alla gestione interna e diretta, per cui ci domandiamo con preoccupazione quali siano i reali motivi che sottintendono queste decisioni. Mentre si affida la sopravvivenza della scuola musicale Puccini alle variazioni di bilancio prive di precise quantificazione dei costi da sostenere, contemporaneamente si esternalizza la GAM, con lievitazione dei costi alle stelle». Ecco perchè nell’annunciare un probabile sciopero nelle prossime settimane, i lavoratori propongono «la costruzione di iniziative comuni a tutte le parti interessate a questi processi: studenti, genitori e utenti».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Novembre 2009
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