Il 10 agosto l’ultimo decollo dai prati del Luinese

Un piccolo eliporto che faceva capo alla società piazzato a poca distanza dalla statale. Il sindaco: “Niente di più che un prato”

Potevano atterrare e decollare fino a 50 volte l’anno, ma sempre dandone notizia alle autorità locali, vedi polizia municipale e carabinieri. La Fox jet, al centro di un’attività delle fiamme gialle varesine aveva uno dei suoi punti chiave a Mesenzana, nel Luinese, sede della società.
Le indagini della Finanza non riguardano l’attività di trasporto con elicotteri svolta a Mesenzana ma il marchio della compagnia è conosciuto in paese. Questo non solo per via dei giornali, che ne parlarono mesi fa, ma anche per il fatto che molti conoscono il comandante Giorgio Riformato: in comune risulta essere titolare di una agenzia di investigazioni private.
Ma che fine ha fatto l’elisuperficie di cui si è parlato a lungo? Il sindaco Alberto Rossi ricostruisce la storia dei mesi scorsi. «I titolari dell’impresa avevano fatto richiesta in comune per un’elisuperficie vera e propria – spiega Rossi – . Poi la domanda di autorizzazione è stata deviata su un’altra attività: il volo ‘privato e occasionale’. In questo caso basta un fondo adibito a punto di approdo per velivoli, che attualmente si trova di fianco alla struttura della Vecchia Filanda, nei pressi della statale 394. Chi usufruisce di questo spazio deve attenersi a regole speciali: non possono atterrare elicotteri commerciali, né velivoli che eseguono trasporti a pagamento».
Ma di elicotteri, sentendo il sindaco e gli agenti della polizia locale, se ne sono visti pochini. «Negli ultimi mesi abbiamo avuto sulla scrivania della polizia locale, che è deputata al controllo di lustre formalità, solo due richieste di atterraggio – spiega Rossi – e l’ultima risale allo scorso 10 agosto».
Si parlò, tempo fa,  anche di possibilità lavorative per le persone del luogo. Anche su questo il sindaco ha da dire la sua: «Mi risulta che mesi fa lavorassero sporadicamente due ragazze, una di Mesenzana e una di Grantola, e che oggi non collaborino più con questa attività». Ma come si presenta oggi la superficie? «È praticamente un prato – conclude Rossi . C’è una ‘manica’, che segnala la direzione del vento e delle luci, private, che di tanto in tanto venivano accese, niente di più».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Novembre 2009
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