Il debito di Amsc come emerge dai bilanci

Nel 2008 le società del gruppo perdono oltre 3 milioni di euro. Il Pd chiede un cambio di rotta "Se si continua così, il Comune dovrà ricapitalizzare"

«Questa società ci sta a cuore, è di tutti i cittadini gallaratesi. Per questo vogliamo risposte precise, a partire dai numeri in campo». Il segretario cittadino del Pd Giovanni Pignataro torna a chiedere al sindaco Nicola Mucci di spiegare la situazione delle società della galassia Amsc, a fronte delle consistenti perdite dell’esercizio 2008, superiori (come nel 2007) ai 3 milioni di euro «Il patrimonio della città non è più solo in pericolo come lo scorso anno, ormai è già compromesso. Per questo occorre cambiare la rotta subito» attacca il capogruppo in consiglio comunale Marco Casillo.
 
I democratici partono dal dato incontestabile dei risultati di esercizio: anche nel 2008 il bilancio consolidato di Amsc, Commerciale Gas e Amsc Impianti&Servizi ha chiuso con un passivo. 3 milioni e 163 mila euro, solo mezzo milione in meno della perdita del 2007. «La situazione – speiga Angelo Protasoni, che da due anni coordina il lavoro di analisi della ex municipalizzata gallaratese – è andata peggiorando, e di molto, nel suo complesso, perché il deficit si è sommato a quello dell’anno precedente. Certo, ci sono stati anche dei passi avanti, a partire dalla rinuncia alla gestione della piscina di Saltrio. Ma non basta». L’operazione di Saltrio è costata in tre anni 1 milione 100mila euro ed è stata abbandonata lo scorso 1 settembre. Solo da questa operazione deriverebbe la riduzione del deficit, come scritto anche nella relazione dei revisori dei conti.
 
«L’indebitamento finanziario totale è salito a 17 milioni 830mila euro. Il patrimonio, che nel 2005 (prima dello “spacchettamento” delle società) era di 50 milioni di euro, oggi è sceso a 41 milioni, con una riduzione di quasi 9 milioni totali». Di fronte a questa situazione, l’azienda – secondo il Pd – non ha cambiato strada e procede in alcune operazioni azzardate. «L’investimento in Sardegna è fermo da mesi, in stand-by. Il Consiglio di Stato ha dato ragione ad Amsc sulla legittimità dell’operazione, ma ci chiediamo se la società ha la forza di farsi carico di impegno finanziario di oltre 50 milioni di euro» continua Protasoni. Il Pd, che pure ha condiviso il progetto, non nasconde la preoccupazione anche sul teleriscaldamento in città, che vale 100 milioni di Euro «Mancano ancora i partner privati: nessuno ha voluto fare affari con Amsc». Un’operazione azzardata che fino ad oggi non ha dato risultati è stata anchel’acquisizione della maggioranza in Prealpi Servizi srl, che il Pd ha ricostruito meticolosamente a partire dai bilanci. «E intanto rimangono le scatole vuote di Prealpi Gas, che costano e basta». Su queste scelte, secondo il Pd, occorre intervenire: rivedere l’impegno in Sardegna e ridurre l’eccessiva frammentazione delle società. «Nelle nostre critiche sono contenute anche le proposte che ci vengono sempre chieste dalla maggioranza» conclude il capogruppo Marco Casillo
 
 «Amsc fa cassa grazie ai servizi che gestisce in quasi monopolio, come alcuni servizi cittadini, e in questo modo tampona le falle» conclude Protasoni. Ma il deficit di esercizio rimane, per il secondo anno di fila. E al terzo anno con bilancio in perdita è obbligatoria per legge una ricapitalizzazione, che significherebbe un significativo intervento da parte del socio di maggioranza, il Comune di Gallarate. Lo scrivono nero su bianco anche i revisori dei conti della società: “Il collegio [dei revisori] – si legge nella relazione allegata al bilancio – raccomanda, pertanto, che il Consiglio di Amministrazione richieda ai soci di fornire alla società adeguati mezzi di capitale atti a migliorare la posizione finanziaria”, con un deficit di 8,8 milioni di euro. «A marzo il presidente Caianiello se ne va per altri lidi, probabilmente, ma le macerie rimangono qua» sintetizza con un’immagine forte il segretario dei democratici Pignataro.

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Pubblicato il 21 Novembre 2009
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