Il musical che ha spopolato a Broadway arriva a Gallarate

"Avenue Q”, il musical “peloso senza peli sulla lingua” si trasferisce al teatro Condominio Venerdì 27 novembre alle 21 all’interno della stagione 2009/2010 della Fondazione Culturale

Uno spettacolo che ha per protagonisti pupazzi fatti vivere da attori che, recitando accanto a loro, ne Avenue Qcompletano le intenzioni, le espressioni, l’energia. Dove il pupazzo e l’attore si sono fusi in un unico personaggio e non si percepisce più dove inizia uno e finisce l’altro.
Ecco “Avenue Q”, il musical “peloso senza peli sulla lingua” sottotitolato “Via della Sfiga”. La via, l’avenue, dove vivono appunto i suoi protagonisti.
Rappresentato al suo nascere off-Broadway, nel marzo 2003 al Vineyard Theatre e trasferito nel luglio dello stesso anno a Broadway, al Golden Theatre, vincitore di tre Tony Awards come miglior musical, miglior libretto e miglior soggetto originale, dopo aver riscosso successo anche a Las Vegas, in Canada, a Londra e Melbourne ed essere stato prodotto con successo in Svezia, Finlandia, Messico, Israele, Francia, Filippine, Singapore, Russia, Ungheria, Turchia, Brasile, Nuova Zelanda e ora in Italia, con la traduzione e regia di Stefano Genovese, “Avenue Q” arriva venerdì 27 novembre alle 21.00 al teatro Condominio Vittorio Gassman di Gallarate nella stagione 2009/2010 della Fondazione Culturale 1860 Gallarate Città.
Con musiche e liriche di Robert Lopez e Jeff Marx, testi di Jeff Whitty, basato sul concept originale degli stessi Lopez e Marx, la versione italiana vede in scena, accanto e in fusione con i pupazzi (disegnati da Arturo Brachetti e realizzati da Ada Borgiani) Gabriele Foschi, Mauro Simone, Elena Nieri, Maria Dolores Diaz, Laura Bagnato, Salvatore Barbagallo, Elisa Santarossa e Deborah Fedrigucci. Le scene sono di Paolo Attardo, la direzione musicale di Cinzia Pennesi, i costumi di Pamela De Santis.
La storia è uno spaccato di vita di un gruppo di amici, vicini di casa, abitanti in periferia, con le loro storie che si intrecciano, affrontando una serie di temi di attualità, comuni a tutto il mondo, a volte anche scottanti e che trattati dai pupazzi riescono a diventare comici. E ognuno affronta la propria esistenza, i propri problemi, ambizioni, dubbi, sensazioni, cercando insieme di superare gli ostacoli, aiutarsi, parlare, confrontarsi, con sarcasmo e ironia.
Il modo in cui lo spettacolo si racconta libera le espressioni e le licenze possibili, commuovendo, quando serve, con le note drammatiche degli attori e permettendo di trattare argomenti sensibili, addirittura osè, grazie all’innocenza dei pupazzi, a volte in scena anche completamente nudi.
Scrive Stefano Genovese negli appunti di regia: “In Avenue Q, viale di un borgo periferico della tua città, qualunque essa sia, vivono delle persone così normali da essere speciali […] L’apparente candore di un pupazzo gli permette di esternare pensieri, di commentare il mondo, di ricercare delle semplici verità in tutta libertà. Il pupazzo, innocuo giocattolo per bambini, con tanto di occhioni e largo sorriso, può dire con innocenza (=franchezza) quello che molti di noi pensano e fanno, liberando finalmente la bestia del Politicamente Scorretto, che dà così tanta soddisfazione. Può per esempio dire che in fondo in fondo tutti siamo un poco razzisti e basterebbe cominciare ad ammetterlo per affrontare e risolvere il problema. Che tutti in fondo godiamo un po’ delle piccole disgrazie altrui. Che tutti buttiamo un occhio al link pornografico su internet, quando capita. Che tutti urliamo quando facciamo sesso, magari sottovoce, magari dentro di noi…perché non dovrebbero farlo i pupazzi?! A tal proposito, attenzione: vi avverto che nello spettacolo ci sono scene di sesso tra i pupazzi”.
E il risultato è una commedia moderna, acuta, divertente, imprevedibile, irriverente.
Dove gli uomini e i pupazzi si alternano e diventano tutt’uno: ci sono Brian, cabarettista che non fa ridere, e Princeton, neolaureato in Storia dei Grammofoni in cerca del sogno della sua vita; Kate, maestra elementare carina alla ricerca dell’amore che non ha, e Christmas Eve, psicologa asiatica emigrata in occidente in cerca di fortuna; Gary, x bambino prodigio afroamericano, e Trekkie, che vive per il porno; Rod, broker che deve fare i conti con la sua palese omosessualità, e Nicky, che non fa proprio niente; Lucy, cantante di night club, e gli Orsetti dei Cattivi Pensieri e la signorina T…
Un mondo dove non è poi così difficile ritrovarsi un po’.
Biglietti in prevendita al costo compreso tra 30 e 35 euro. Informazioni: telefono 0331.784140.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 25 Novembre 2009
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