Inail e Univa insieme per aumentare la sicurezza sul lavoro

Il presidente dell'ente infortuni Marco Sartori ha presentato il lavoro di risanamento dell'istituto e ha rilanciato la collaborazione con Confindustria: «Non siamo in contrapposizione ma strumento utile per crescita della cultura della sicurezza»

sicurezza sul lavoro, convegno alla luc con marco sartori di InailSicurezza sul lavoro: Inail e Unione degli industriali unite per abbattere il numero di infortuni e morti bianche. E’ questo il senso dell’incontro tenutosi questa mattina, lunedì, nell’auditorium di Liuc nell’ambito del convegno dedicato a Sis (Sviluppo imprese in sicurezza), organizzato da Univa, Fondirigenti e Inail. Ad aprire ed anticipare gli incontri tecnici sul tema erano presenti Michele Graglia, presidente di Univa, Marco Sartori, presidente nazionale di Inail e Salomone Gattegno, presidente del comitato tecnico salute e sicurezza di Confindustria.

La presenza del presidente di Inail, il castellanzaese Sartori, è stata l’occasione per tracciare un bilancio dell’opera di risanamento dell’ente che si basa anche su un recuperato e rinnovato rapporto di collaborazione con le associazioni di categoria e con l’Unione degli Industriali in particolare: «Il mio operato in Inail ha avuto il risultato di alleggerire la macchina statale tagliando sprechi e razionalizzando le risorse ponendo per la prima volta questo ente non in contrapposizione alle imprese ma come supporto a loro e ai lavoratori – ha sottolineato Sartori – grazie all’informatizzazione del sistema si è potuto operare in termini di tagli del personale rendendo la macchina sicuramente più agile e rispondente alle esigenze. La nostra missione è continuare a collaborare su tutti i fronti con i sindacati, con gli imprenditori e con le associazioni in difesa delle vittime del lavoro come l’Anmil».

Questa è la filosofia di Marco Sartori che di fronte agli allarmanti dati della crisi si pone una domanda fondamentale: «Come può sperare di competere un Paese se non funzionano i suoi enti fondamentali? – si chiede Sartori – ed è per questo che la mia missione in Inail è ancora più importante e la ritengo tale anche alla luce dei dati aggiornati al primo semestre 2009 che presenteremo domani che parlano di una conferma della diminuzione dei morti e dei feriti sul lavoro. Certamente sono ancora tanti, 600 morti nel 2007, ma il miglioramento c’è ed è il risultato proprio di questo importante clima di collaborazione con sindacati e imprese. Non siamo più quelli che vanno a cercare il cavillo o l’ago nel pagliaio ma siamo diventati un ente che parla con imprenditori e lavoratori per fare in modo che le regole della sicurezza vengano rispettate».

Sulla stessa cifra anche l’intervento di Michele Graglia che ha elogiato lo sforzo di Sartori nel risanamento e nella riorganizzazione di Inail: «Credo che la lotta agli sprechi negli enti pubblici sia una via molto più credibile per giungere a questi ciclici annunci di taglio delle tasse – ha detto il presidente di Univa – prima di annunciare i tagli bisogna reperire le risorse necessarie a coprire quelle cifre e solo con una razionalizzazione è possibile arrivarci». Ancora più netto Salomone Gattegno, presidente del comitato tecnico salute e sicurezza di Confindustria che ha chiesto di mettere a frutto i capitali a disposizione come «quei 15 miliardi di euro di Inail fermi nella tesoreria del ministero delle finanze a interesse 0. Perchè non farli fruttare dato che una cifra di quelle dimensioni creerebbe nuove risorse per la sicurezza sul lavoro nelle imprese anche con un tasso d’interesse molto basso». Il presidente di Inail non ha potuto che convenire sull’argomento.

Infine alcuni dati forniti dal presidente Graglia relativi alla formazione in tema di sicurezza.
Univa ha formato dal ’95 ad oggi oltre 2000 rappresentanti della sicurezza, nel 2008 sono stati organizzati 16 corsi di formazione per responsabili di servizi di prevenzione, 7 sono invece i corsi per i rappresentanti della sicurezza dei lavoratori e 10 corsi base per il pronto soccorso: «Comunicare questi dati ha l’obiettivo primario di dimostrare come gli imprenditori siano in prima fila per la sicurezza dei propri lavoratori che sono il massimo bene di un’impresa».

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Pubblicato il 16 Novembre 2009
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