La Cgil in piazza per presentarsi ai cittadini

In programma sabato 7 novembre la Giornata nazionale della tutela individuale per far conoscere alcuni servizi offerti dal sindacato. Ci sarà un gazebo in piazza Monte Grappa dalle 14.30

La Cgil Varese scende in piazza per presentarsi ai cittadini. L’appuntamento è per sabato 7 novembre dalle 14.30 alle 18.30 in piazza Monte Grappa dove i rappresentanti del sindacato saranno presenti con un gazebo. Obiettivo dell’iniziativa è quello di presentare ai cittadini tutti quei servizi che la Cgil offre non ai lavoratori in quanto “collettività”, ma ai singoli. Non solo quindi le “classiche” prestazione per le categorie come i metalmeccanici, tessili ed edili, ma per i pensionati, i lavoratori extracomunitari, i precari, i pensionati, le persone coinvolte nelle chiusure delle loro aziende. «Si tratta – spiega Marinella Magnoni – di tutta quella serie di servizi rivolti al singolo che spesso i cittadini conoscono poco». L’iniziativa si colloca all’interno della seconda Giornata nazionale della tutela individuale organizzata a livello nazionale. In questa occasione verrà presentata anche la manifestazione promossa dallo stesso sindacato che si svolgerà sabato 14 novembre a Roma per chiedere al governo risposte chiare su come uscire dalla crisi.
In dettaglio, sabato 7 novembre i cittadini potranno chiedere ai rappresentanti varesini della Cgil informazioni riguardo i seguenti servizi:
Caf (Centro servizi fiscali- rappresentato da Ugo Beretti): si occupa principalmente delle dichiarazioni fiscali nel periodo fra aprile e giugno. Altro servizio fondamentale è quello delle dichiarazione Isee. «È qui – spiega Beretti – che si vedono maggiormente le conseguenze della crisi. Se tre anni fa facevamo circa otto o novemila dichiarazione, oggi siamo a più di sedicimila. Significa che sempre più persone e famiglie richiedono certi servizi, come la mensa o i libri scolatici, a un costo inferiore».
Patronato Inca Cgil (rappresentato da Daniela Bandi e Rita Tomio): si occupa principalmente degli enti previdenziali e assicurativi. Inoltre tutela i giovani lavoratori in particolare precari e assiste i lavoratori in caso di infortuni e malattie dal punto di vista medico e legale.
Nidil (Nuove identità lavorative – rappresentato da Francesco Vazzana): si occupa delle problematiche dei precari ed è quindi un servizio trasversale che tocca i lavoratori di tutte le categorie, anche quelle classiche consolidate. «È una situazione che si è acuita con la crisi – spiega Bazzana – perché è aumentata la schiera di disoccupati che sono disposti a trovare anche lavori poco garantiti. C’è una differenza fra flessibilità e precarietà: la prima riguarda i lavoratori con alta professionalità che possono permettersela, la seconda persone vessate e ricattate che si adattano per necessità». Sabato sarà anche presentata l’iniziativa a livello nazionale per la raccolta di firme per far si che anche i lavoratori precari abbiamo un riconoscimento più equo dei contributi.
Spi (Sindacato pensionati italiani – rappresentato da Umberto Colombo): si occupa delle problematiche dei pensionati anche dal punto di vista sociale. In questa settimana ha già organizzato due iniziative e ne ha in programma una terza per venerdì 6 novembre con un gazebo in piazza Monte Grappa per presentare le richieste rivolte al governo per una nuova legge sull’autosufficienza. «È un fenomeno che colpisce sempre più famiglie anche a Varese – spiega Colombo – con un forte impatto sociale ed economico. Chiediamo inoltre finanziamenti alla Regione Lombardia, che ha peraltro firmato un accordo l’altro giorno con Cgil Cisl e Uil, e interventi omogenei da parte dei vari comuni. Infine, sempre ai comuni, chiediamo meno tasse per i pensionati, in base al reddito, agevolazioni sulle tariffe dei servizi e anche facilitazioni nell’accesso a questi ultimi».
Ufficio politiche migratorie (rappresentato da Jacques Amani): obiettivo principale di questo servizio è dare informazioni ai “nuovi cittadini” stranieri su come muoversi nella loro nuova società sia come lavoratori che cittadini. «Le normative sull’immigrazione – spiega Amani – cambiano continuamente e per queste persone è difficile interpretarle senza aiuto».
Ufficio vertenze legali (rappresentato da Mario Rossi): nell’ultimo periodo di crisi, fornisce assistenza ai lavoratori soprattutto in seguito alla chiusura e al fallimento della aziende. «Diciamo che purtroppo il lavoro non manca – spiega Rossi – e riguarda tutti i settori e sia aziende grandi che medie e piccole e medie dimensioni».

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Pubblicato il 05 Novembre 2009
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