“Non si convoca il consiglio comunale”. La minoranza dal Prefetto

Affondo del gruppo Progetto Castiglione dopo la richiesta di convocazione della seduta per le nomine delle commissioni. Il sindaco: “Si perdono nei regolamenti, non sono propositivi”

Elezione delle commissioni e nomina del difensore civico. Sono solo alcuni punti che la lista civica di Progetto Castiglione ha chiesto di discutere in un consiglio comunale. Consiglio che è stato richiesto, come da regolamento, da 5 consiglieri, gli stessi che compongono il gruppo. La richiesta è stata avanzata nelle scorse settimane ma il primo cittadino, Emanuele Poretti, non ha ufficialmente convocato la seduta e i consiglieri di minoranza hanno presentato un esposto al Prefetto.
“Secondo il regolamento comunale, lo statuto e il Testi Unico Enti Locali il Sindaco ha 20 giorni per riunire il consiglio richiesto da almeno 1/5 dei consiglieri – spiegano dal gruppo -. Tale termine scade il 12 novembre. La convocazione sarebbe dovuta arrivare entro l’8 novembre. Così non è stato e palesandosi l’inosservanza delle norme a tutela delle Minoranze consiliari abbiamo deciso di chiedere l’intervento del Prefetto, come previsto dalla Legge, per la convocazione del Consiglio. Il nostro non è un capriccio, ma semplicemente una richiesta di regolarizzare la formazione delle commissioni prima di portare in consiglio l’assestamento di bilancio. Le commissioni è l’unico momento di confronto tra maggioranza e opposizione. Andavano istituite già da molto tempo. Ora con la mancata convocazione del Consiglio è chiaro che questa maggioranza non ha il minimo rispetto del ruolo della minoranza e del Consiglio stesso”.
 
Secca la replica del sindaco Poretti: “Io ho applicato quanto previsto dal regolamento del consiglio comunale. Avevamo 20 giorni di tempo. La convocazione è cosa ben diversa dall’adunanza, del riunirsi del consiglio comunale. Convocherò entro il 12 novembre, come previsto, e i consiglieri riceveranno la convocazione. Il consiglio si svolgerà entro il 30 di questo mese”.
“La richiesta è del tutto pretestuosa – aggiunge il sindaco – perché entro il 30 dovevamo fare per forza riunire un consiglio. Sulla questione delle commissioni la minoranza lo sa bene: abbiamo dovuto modificare alcuni regolamenti. Per il difensore civico si provvederà alla nomina, abbiamo già esaminato nello scorso consiglio diverse candidature. Il fatto di perdersi in questioni regolamentari invece di essere propostivi, fa solo il male del paese. Ho già mandato le mie controdeduzioni alla Prefettura. Ritengo di aver agito come il regolamento del consiglio comunale prevede”.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 10 Novembre 2009
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