Nuova influenza: contagi in crescita ma nessuna vittima

L'assessore regionale alla sanità Bresciani ha assicurato che non c'è stato alcun caso di morte dovuta principalmente al virus H1N1




Circa il 40% degli 8.000 medici di famiglia lombardi si sono già vaccinati contro il virus influenzale A/H1N1. Lo ha reso noto l’assessore alla Sanità di Regione Lombardia, Luciano Bresciani, sottolineando come l’adesione alla campagna vaccinale sia in continua crescita.

 Nella settimana dal 26 ottobre al 1 novembre i casi di sindromi simil-influenzali in Lombardia (non solo da virus A/H1N1) sono cresciuti dal 5,85 per mille assistiti al 13,48 (in Italia dal 3,88 all’8,96). In particolare nella popolazione da 0 a 4 anni si è passati da 11 per mille assistiti al 22,94; nella fascia dai 5 ai 14 anni dal 18,67 al 42,25; nella fascia 15-64 anni da 3,38 a 7,79 e per gli ultrasessantacinquenni da 0,40 a 0,92.
 
Ad oggi in Lombardia non si è verificato alcun decesso che abbia avuto come causa prevalente il virus A/H1N1. I casi che sono stati registrati erano tutti di pazienti con una salute già compromessa da altre gravi patologie.




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Pubblicato il 06 Novembre 2009
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