Parchi sovracomunali, crescono del 300%

Nel rapporto di Legambiente Lombardia viene messo in risalto la crescita dei parchi locali gestiti dai comuni che ne fanno parte

In Lombardia, in soli 10 anni, il numero dei Parchi Locali di Interesse Sovracomunale è salito del 303% raggiungendo quota 87 rispetto ai 20 istituiti nel 1999. Ad oggi oltre 80 mila ettari di superficie lombarda sono interessati da questa formula di area protetta, oltre il 3% dell’intera superficie regionale. Questi in estrema sintesi i dati contenuti nel primo Rapporto 2009 sui PLIS lombardi presentato questa mattina da Legambiente presso l’Acquario Civico di Milano. L’acronimo PLIS ( Parchi Locali di Interesse Sovracomunale) indica una forma di tutela del territorio innovativa ed esclusiva della Lombardia, introdotta dalla legge sulle aree protette nel lontano 1983, ma che ha avuto una impennata negli anni successivi al 2000, quando molte competenze in materia sono state trasferite alle Province. Si tratta di Parchi istituiti da una o più amministrazioni comunali che condividono la volontà di prendersi cura di una parte del proprio territorio preservandolo dal degrado, dalle speculazioni e dall’abbandono.

Oggi i PLIS non sono più una presenza marginale nel panorama delle aree protette che la Lombardia ha istituito a partire dal 1974 (anno in cui nasceva il Parco del Ticino). Gli 87 PLIS si sommano infatti ai 24 Parchi Regionali, alle 64 Riserve Naturali e ai 31 Monumenti Naturali istituiti con provvedimenti regionali. L’ultima generazione delle aree protette ha però un carattere peculiare, che consiste nella iniziativa volontaria delle amministrazioni che pongono sotto tutela porzioni di territorio preservandole innanzitutto dall’urbanizzazione. Ma non solo: il dossier di Legambiente dà conto di numerose esperienze e progetti finalizzati ad avvicinare la popolazione al territorio e agli ambienti naturali: una forma di riappropriazione che, certo, deve fare i conti con la scarsità di risorse economiche, che in molti casi ha impedito ai parchi di ‘decollare’. Non tutte le province inoltre hanno riposto gli stessi sforzi nel sostegno alle aree protette: alcune province fanno la differenza, in positivo: è il caso della provincia di Milano, in cui sono presenti ben 18 PLIS, di quella di Bergamo, particolarmente attiva nel promuovere e sostenere il proprio sistema di aree protette, e di quella di Mantova che ha iniziato ad investire sui parchi per sviluppare il turismo naturalistico. In alcuni casi i parchi regionali cooperano con i PLIS, ‘facendo sistema’: l’esempio è quello del Parco del Grugnotorto, alle porte di Milano che ha aperto una collaborazione tecnica con il Parco Regionale Nord Milano.

“ Abbiamo attivato un osservatorio sui Parchi Locali di Interesse Sovracomunale di cui questo rapporto è solo il primo dei lavori – dichiara Laura Zamprogno, settore Parchi e Territorio di Legambiente Lombardia – In futuro intendiamo mettere in rete e offrire visibilità alle attività delle singole aree protette, non solo per farne conoscere i numeri, ma anche per stimolare l’iniziativa degli amministratori e l’inventiva di tecnici e associazioni del territorio: vogliamo offrire una vetrina alle innumerevoli esperienze di partecipazione e fruizione aperte dai Plis a livello locale”.

L’istituzione dei Parchi Locali di Interesse Sovracomunale ha riscosso dunque un buon successo tra le amministrazioni locali lombarde. Tra le province spicca in positivo il dato di Monza e Brianza in cui risulta protetto da PLIS l’11% della superficie complessiva, seguono Bergamo con quasi l’8% e Cremona con il 7%. I Comuni che hanno scelto lo strumento PLIS come forma di tutela del territorio sono 289, pari al 18,7% delle amministrazioni comunali lombarde. In termini di suolo tutelato è la provincia di Monza e Brianza quella più attiva: ben il 54% dei suoi comuni ha istituito un Parco Locale, mentre a Milano un comune su tre fa parte di un PLIS.

“ Il risultato positivo rappresentato dalla crescita dei PLIS è sicuramente un segnale della volontà di molti comuni di stabilire limiti al consumo di suolo – conclude Marzio Marzorati, responsabile Area Parchi e Territorio di Legambiente Lombardia – di fatto i parchi locali presidiano le ultime aree verdi della trama metropolitana e permettono in molti casi il collegamento della rete ecologica regionale. Inoltre il consolidamento della sussidiaretà istituzionale ottenuta grazie al coinvolgimento delle province ha determinato una crescita di responsabilità da parte degli enti territoriali. I Parchi locali sono, infine, occasione di partecipazione del volontariato e dell’associazionismo locale. La recente delibera di finanziamento della Regione Lombardia è un segnale estremamente positivo perchè senza risorse questa rete non potrà consolidarsi né migliorare la tutela del territorio sottoposto a tutela”.

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Pubblicato il 18 Novembre 2009
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