Reguzzoni: «Insegnare cultura e impresa nelle scuole»
Il vice-presidente dei deputati della Lega Nord ha presentato una proposta di legge in tal senso: «La cultura del "fare" entri nelle scuole»
Insegnare impresa e cultura derl "fare" sinda dalle elementari per mantenere il passo degli altri paesi europei. La proposta arriva dall’onorevole Marco Reguzzoni della lega Nord: «E’ necessaria un’adeguata educazione economica fin dai primi anni della scuola dell’obbligo. Nel nostro Paese serve una cultura al lavoro e all’imprenditorialità che ci porti ai livelli degli altri Paesi europei». E’ quanto sostiene il vicepresidente dei deputati della Lega che, insieme ai colleghi Grimoldi, Goisis, Maccanti e Fava, ha depositato alla Camera una proposta di legge inerente la “Educazione alla cultura economica nelle scuole superiori di primo e secondo grado”.
«L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro ma nella scuola di questo non c’è traccia – afferma Reguzzoni. La proposta di legge parte dalla convinzione che i giovani studenti debbano diventare protagonisti del loro apprendimento, attraverso «una metodologia didattica orientata al ‘fare’ che permetta ai ragazzi di capire come presentarsi in un contesto di business, scoprire come si redige un curriculum vitae, comprendere il significato di economia, imparare a gestire le proprie finanze attraverso il budget e ad utilizzare i diversi strumenti di pagamento bancari». L’affidamento dell’insegnamento dell’educazione alla cultura economica sarà assegnato, per una quota oraria, ai docenti abilitati all’insegnamento delle discipline economiche e per la rimanente quota oraria ad esperti in possesso di adeguati requisiti tecnico–professionali, quali manager ed imprenditori in pensione, ad esempio.
«La possibilità di usufruire della docenza di imprenditori – prosegue il deputato leghista – potrà consentire di programmare con l’esperto una visita didattica presso la sede centrale della sua azienda o del gruppo bancario di provenienza, concludendo il programma formativo attraverso una concreta esperienza di contatto con il mondo dell’economia». «In Europa Paesi come l’Irlanda, il Regno Unito e la Danimarca – sottolinea Reguzzoni – hanno puntato sull’università e sugli istituti di tecnologia per formare nuovi imprenditori. Al contrario, in Italia, gli istituti pubblici e privati che svolgono attività in materia di formazione imprenditoriale sono ancora pochi ed occupano un ruolo marginale nel panorama formativo nazionale.” Una ragione in più che ha spinto i deputati del Carroccio a presentare questa proposta di legge per l’e ducazione alla cultura economica e del lavoro “come Valore fondante della nostra società».
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