Reynolds spavaldo: “Il mio mestiere è vincere”

Primo allenamento e prime parole per l'americano, campione di Francia con il Villurbanne. «Sono una guardia, gioco anche da playmaker. Sabato giocherò a Treviso: sono curioso di mettermi alla prova»

jr reynolds cimberio basket«Ma a che ora c’è l’allenamento?». Appena sceso dall’aereo, nel bel mezzo di una giornata iniziata una ventina di ore prima con il tragitto in auto verso Washington, J.R. Reynolds si è subito informato con Max Ferraiuolo per sapere quanto ci sarebbe voluto per sgranchire le gambe nel modo migliore per un atleta: giocando. È iniziata così intorno alle 18,30 di giovedì sera l’esperienza in maglia Cimberio della guardia originaria della Virginia, cui Pillastrini ha subito messo il pallone in mano e Gergati di fronte (foto), vista la perdurante assenza dei due playmaker puri della squadra, Childress (febbre) e Passera (torcicollo). Novanta minuti utili a dare un’infarinatura biancorossa all’ultimo arrivato (con Joe Isaac a osservarlo dalla prima fila di parterre e subito pronto a scambiare qualche parola yankee) ma anche a vedere in gruppo con discreta disinvoltura sia Gek Galanda sia Jobey Thomas. Con le dovute precauzioni, saranno entrambi in campo a Treviso.
Ma naturalmente il più osservato della serata è stato Reynolds che, praticamente in piedi da oltre ventiquattr’ore, non ha voluto strafare ma è apparso in buona forma fisica. Al termine della seduta, dopo un colloquio fitto e durato un quarto d’ora con coach Stefano Pillastrini («Gli ho detto che sono una guardia ma che posso fare anche il play, so che dovrò giocare nei due ruoli ma per me non è un problema»), eccolo esprimere i primi pensieri pitturati di biancorosso.
 
Dall’aeroporto direttamente al campo, o quasi. Ha davvero voglia di giocare subito?
«Inizio una nuova avventura e quindi sono eccitato. Per me questa è una città nuova ma mi sono informato sulla grande passione di Varese per il basket ma anche sulle vittorie di questo club nel passato. Per me essere qui non può che essere un grande onore».
 
jr reynolds cimberio basketPrime impressioni sui compagni: conosceva già qualche giocatore della Cimberio?
«No, almeno non personalmente. Però so bene chi sia Randy Childress e credo che sarà bellissimo giocare accanto a uno come lui. Ora imparerò a conoscere anche gli altri compagni; quello della Cimberio mi sembra un bel gruppo anche se mi è stato detto che gli infortuni hanno dato un po’ di problemi».
 
Pillastrini domenica pomeriggio ha chiesto di intervenire sul mercato. Detto fatto ed ecco arrivare Reynolds.
«Sì, è stata una trattativa davvero breve. Tornare in Italia era un’ipotesi gradita, quando il mio agente mi ha avvisato di questa possibilità ho accettato nel giro di pochissimo tempo».
 
Tanto che sabato sarà già in campo al PalaVerde di Treviso. Cosa si aspetta dalla partita d’esordio? E come si presenta ai tifosi di Varese?
«Per quanto riguarda Treviso, oggi sono un po’ stanco ma sabato sarà interessante mettermi subito alla prova, anche per capire le differenze tra la Serie A e la LegaDue che ho disputato a Soresina. E comunque, a fare sempre canestro non si sbaglia mai. Ai tifosi dico che vincere è il mio mestiere: ho giocato in un’università importante (Virginia ndr), ho conquistato il titolo di Francia l’anno scorso con il Villeurbane. In un paio di giorni conto di ritrovare la piena forma, poi vedremo di fare il massimo».
 
Anche perché la Serie A può essere un crocevia per il basket di livello europeo.
«È vero, la pallacanestro europea è interessante, mi piace. Infatti a inizio stagione avevo già scelto l’Italia e Napoli ma poi ho fatto bene a cambiare subito strada. Ora il cammino mi ha portato a Varese e questa adesso è la cosa che più conta».

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Pubblicato il 20 Novembre 2009
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