Scuolabus per un down: “Tranquilli, abbiamo risolto il caso”

L’assessore ai servizi sociali della Provincia, Christian Campiotti, annuncia la fine dei problemi per il trasporto disabili

Il ragazzo down di 15 anni che va a scuola a Castiglione Olona, ma che non ha avuto i fondi per il trasporto disabili non è stato abbandonato dalla Provincia. Lo afferma l’assessore ai servizi sociali provinciale, Christian Campiotti, che da mesi si stava occupando del problema e che ha cercato di sbrogliare la matassa amministrativa che impediva alla Provincia di destinare ai fondi per un problema di competenze legislative poco chiare.

«Comprendo la situazione, ma devo spiegare – sottolinea l’assessore Campiotti – una settimana fa abbiamo avvisato l’avvocato di aver ottenuto dei fondi dalla Regione che, insieme ai soldi della provincia e dei comuni risolveranno il problema. C’era un problema legislativo, questo è il punto, le sentenze dicevano che era la Regione a dover definire la competenza.  Adesso, grazie alle nostre sollecitazioni stiamo portando a casa il risultato. Tuttavia il discorso va allargato. Sono una decina i casi di questo tipo, e ai comuni avevamo chiesto di continuare a erogare servizi, in attesa della soluzione. La macchina amministativa ha i suoi tempi. Noi abiamo scritto lettere e fatto solleciti. Siamo a un passo dalla vittoria, e mi dispiace che si pensi a una nostra sottovalutazione.  Inoltre, per evitare che i ragazzi rimanessere senza bus, avevamo chiesto ai comuni coinvolti di comprendere la situazione e destinare lo stesso dei fondi.  In ogni caso, so che il comune ha comunque cercato di venire incontro alla famiglia proponendo anche soluzioni alternative».

Prima di denunciare pubblicamente la vicenda, la famiglia ha scritto al comune: «Noi possiamo organizzare il trasporto ma non possiamo pagarlo, in realtà tocca alla Provincia» è stata la risposta. Allora ha scritto alla Provincia: «Ma noi senza un pronunciamento sul ruolo di chi deve erogare il contributo non possiamo fare nulla» ha risposto Villa Recalcati. Come fare? La famiglia, che da aprile si occupa della faccenda, ha tentato una via più diretta: grazie a un avvocato, ha fatto ricorso in tribunale, chiedendo un provvedimento di urgenza,  contro la Provincia, affinché organizzi un pulmino di trasporto.

Una decisione difficile, che tiene certamente conto delle difficoltà di tanti chilometri macinati per garantire al ragazzo la frequenza scolastica, ma gli amministratori coinvolti smentiscono di essersi disinteressati al caso.
L’assessore ai servizi sociali della Provincia, Christian Campiotti, ha dichiarato che il problema gli sta molto a cuore, ma che vi sono numerose sentenze, sia al tar, che al consiglio di stato, che confermano quanto aveva già avuto modo di spiegare, e cioè che deve essere la Regione a sancire le competenzein materia, ma non l’ha ancora fatto. Quanto alla soluzione del caso, però, c’è uno spiraglio: bisognerà attendere qualche giorno, perchè c’è in atto un accordo tra Province e Regione, che potrebbe sbloccare la situazione, stabilendo una compartecipazione alle spese.   

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Novembre 2009
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